Milena Santirocco, scomparsa da Lanciano dal 28 aprile, ha confessato la verità sulla sua scomparsa: "Non mi hanno rapita, volevo farla finita".
Milena Santirocco, 54 anni, l’insegnante di ballo di Lanciano originaria di Capistrello scomparsa dal 28 aprile, ha confessato davanti alla pm di aver inventato la storia del rapimento, quando in realtà si era allontanata da sola.
“Volevo farla finita, non sono stata rapita”, è la confessione della donna, che ha dichiarato davanti alla pm Silvia Di Nunzio che non c’è stato nessun sequestro da parte di due incappucciati, come aveva raccontato in un primo momento subito dopo essersi ripresentata in un bar di Castel Volturno.
Santirocco ha raccontato quello che è successo davvero nella serata di ieri, durante un nuovo interrogatorio davanti alla magistrata Di Nunzio, confidando che non è stata rapita e che nessuno ha tentato di annegarla in uno stagno, come aveva dichiarato, ma che si è allontanata da sola.
La sera di sabato 4 maggio Milena Santirocco è entrata in un bar in provincia di Caserta, bagnata, raccontando che qualcuno le aveva fatto del male, dopo essere sparita 6 giorni prima dal lungomare di Torino di Sangro.
Alla sua scomparsa le forze dell’ordine, i volontari e i sommozzatori, insieme alle unità cinofile, avevano subito iniziato a cercarla nella zona. Il cellulare risultava spento, con l’ultimo segnale agganciato da una cella telefonica alle 18.37.
L’auto della donna era stata lasciata in un parcheggio, con una gomma a terra con un chiodo conficcato nello pneumatico.
La sorella Sonia Santirocco, insieme a Penelope, l’associazione familiari e amici delle persone scomparse, aveva divulgato appelli social e tramite media per tentare di ritrovare la 54enne, mentre la magistratura aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona. Inoltre, era stata diramata allerta nazionale per le ricerche.
Sabato sera, poi, Milena Santirocco si è presentata bagnata e con ferite alle mani al bar di Castel Volturno, raccontando di essere stata rapita da due persone incappucciate che volevano ucciderla annegandola in uno stagno, una versione che aveva ripetuto anche in commissariato a Lanciano.
La donna, però, ha chiarito che si è allontanata da sola perché voleva porre fine alla sua vita annegandosi nello stagno di cui aveva parlato, prima di decidere di tornare a casa.
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