Patrizia Mirigliani non ha dubbi: l’organizzatrice di “Miss Italia”, lo storico concorso di bellezza per anni in onda sul primo canale della tv di stato, si è confessata sulle pagine di “Spy”, in edicola da venerdì 8 giugno, commentando la volontà degli organizzatori di “Miss America” di annullare tutte le passerelle in costume da bagno sostituendole di fatto con un colloquio coi giurati che dovranno valutare soltanto la loro cultura, i loro interessi. Basta mettere al centro dell’attenzione la bellezza e la fisicità delle ragazze in gara. Non è dello stesso avviso Patrizia Mirigliani – patron del più importante concorso di bellezza del nostro Paese – che, dunque, ha un altro punto di vista:

Una donna deve essere libera di mostrare il proprio corpo, non costretta a coprirsi per paura di essere violentata. A “Miss Italia” i costumi sono sempre contestualizzati. Io sono disposta a qualsiasi cambiamento in meglio in favore delle donne. Ma coprirle per proteggerle non è un messaggio giusto. Anzi trovo che sia una mortificazione della bellezza della donna. A “Miss Italia” si sfilerà in costume, se sarà funzionale al periodo e alla stagione. Jessica Notaro mica combatte la violenza coprendosi!

In altre parole, coprire le aspiranti Miss Italia (impedendo loro di sfilare in costume) significherebbe fare un passo indietro nel tempo per la Mirigliani, quasi a voler demonizzare la bellezza delle ragazze in gara. Tutto per colpa dei recenti scandali di molestie sessuali che hanno coinvolto non solo gli States (e lo star system di Hollywood da cui è nato il movimento #MeToo, ndr) ma anche l’Italia attraverso i servizi de “Le Iene”.

A intervenire, infine, è Gretchen Carlson, presentatrice tv ed ex reginetta, ora organizzatrice di “Miss America” che su Twitter ha voluto lanciare l’hashtag #byebyebikini dicendo addio alle sfilate in costume da bagno poiché mercificano il corpo di una donna. Ma la Mirigliani non ci sta.

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