La 26enne rapper musulmana Miss Raisa (il cui vero nome è Imane Raissali) necessita ogni giorno della protezione della polizia dopo essere stata minacciata di decapitazione sui social network, dove ha più di mezzo milione di follower.

Miss Raisa vive in Spagna da quando aveva otto anni, e fino a pochi mesi fa indossava il velo. Per lei, nascondere il viso sotto scialli e cappelli era pura espressione di libertà. Un inno alla diversità che esalta sempre nelle sue canzoni, alla sua personalità e alla religione musulmana che le hanno trasmesso i suoi genitori marocchini.

Con l’arrivo dell’estate, però, Miss Raisa ha scelto di togliersi il velo, asserendo che le donne devono sentirsi libere di non indossarlo quando lo ritengono opportuno. Le conseguenze di questa scelta non si sono fatte attendere per Imane. Ha infatti subito vessazioni sui social e minacce terribili che le hanno fatto temere per la sua vita.

“Hanno minacciato di decapitarmi dopo che mi sono tolta il velo“, ha detto la cantante. In un video apparso online, infatti, un ragazzo ha minacciato di ucciderla non solo per essersi sbarazzata dell’hijab ma anche per via del suo sostegno alla comunità LGTBI (che sostiene i diritti di lesbiche, gay, transessuali, bisessuali e intersex).

Nonostante Miss Raisa sia abituata a ricevere centinaia di insulti in rete, molti dei quali provenienti dalla comunità musulmana che considera la sua musica un “peccato”, questo episodio ha superato ogni limite. “La ragazza che ha trascritto la mia denuncia mi ha detto che non sarei arrivata da nessuna parte e sono uscita da lì molto arrabbiata”, ha detto Miss Raisa.

“Ho pensato: ‘Ma non vedi che nel video mi sta minacciando che mi verrà a cercare dovunque io sia e che mi taglierà la testa perché dice che Dio gli ha dato la responsabilità di giustiziarmi?””. Eppure, dopo un paio di giorni la cantante è stata richiamata dalla polizia, che ha descritto il suo caso come gravissimo. “Avevo appuntamento con un ispettore e mi hanno offerto anche una scorta. In effetti, ancora oggi ho una pattuglia che mi segue e che resta sempre vicino a casa mia. Anche durante i concerti”.

La polizia le ha inoltre raccomandato di interrompere le sue abitudini quotidiane per motivi di sicurezza, e di non portare più sua figlia a scuola come ha sempre fatto. “ Non so fino a che punto la minaccia sia reale. Forse vogliono farmi del male o forse rimangono solo parole vuote, ma se non fosse così?”, ha dichiarato Miss Raisa.

“E non c’è stato solo quel video. C’erano molte persone che hanno ribadito le parole di quel ragazzo ma non le saprei identificare. Sono entrate anche dentro la scuola di mia figlia durante una riunione. È stato terribile perché sanno dov’è il punto debole di ogni madre”.

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