Le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 hanno portato a Milano un risultato storico: eletta con 938 voti, Monica Romano è la prima donna transgender a entrare nel Consiglio Comunale della città. “Dedico questo importante risultato alla memoria di tutte le donne transgender uccise per odio transfobico a Milano e in Italia“, ha scritto sulla sua pagina Instagram. La donna era candidata con il Partito Democratico, e sarà al fianco del neoeletto sindaco Beppe Sala.

Da più di vent’anni attivista per i diritti della comunità LGBTQ+, Monica Romano è nata nel 1979 ed è laureata in scienze politiche. Da diversi anni lavora nel campo dell’amministrazione del personale e, in particolare, si occupa della formazione per le aziende nel campo del diversity management e della gender equality. È autrice di tre libriDiurna. La transessualità come oggetto di discriminazione (2008), Storie di ragazze XY (2015) e Gender (R)Evolution (2017), ed è stata tra i protagonisti di alcuni documentari, come Crisalidi. Cinque racconti di vita T*, di Federico Tinelli o O sei uomo o sei donna… chiaro? di Enrico Vanni.

A partire dal 1998 rifiuta il genere maschile, e inizia a vivere la sua vita da donna. Dal 1999, poi, inizia la sua militanza a favore della comunità LGBTQ+, cominciando come volontaria all’associazione Arcitrans Fenice di Milano e diventando, tra il 2003 2 il 2007, consigliera del direttivo nazionale dell’associazione Crisalide AzioneTrans ONLUS. Nel 2008 ha fondato l’associazione La Fenice, e nel 2013 ha dato vita ad un gruppo di sostegno dedicato alla variabilità e alla non conformità di genere presso il Circolo Culturale Harvey Milk di Milano.

Monira Romano non è nuova all’impegno politico: già nel 2016 si era candidata nella lista Sinistra x Milano a sostegno del candidato sindaco Sala, senza però essere eletta. Nel 2021, invece, ce l’ha fatta, e promette di lottare per la parità di genere negli uffici pubblici, una maggiore attenzione per i posti di lavoro per le persone transgender, l’aumento di posti letto dedicati a persone LGBTQ+ che vengono cacciate di casa dalle famiglie, e l’apertura di una Casa delle associazioni sul modello dei Rainbow center europei. “Ho ricevuto gli auguri da Alessandro Zan, una delle persone che mi hanno sostenuto di più durante la campagna elettorale“, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera.

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