Morta la figlia di Dugin, ideologo di Putin: saltata in aria l'auto

Darya, 30enne giornalista e commentatrice Tv, aveva partecipato insieme al padre una conferenza su Tradizione e Storia organizzata nei pressi dell'evento: i due avrebbero dovuto trovarsi sulla stessa macchina.

Darya Dugin, la figlia 30enne dell’ideologo di Vladimir Putin, Aleksander Dugin, è morta a Mosca nella notte tra sabato 20 e domenica 21 agosto mentre si trovava a bordo della sua auto, una una Toyota Land Cruiser Prado di proprietà di Dugin.

Sulla base di quanto riferito dall’agenzia Taas, “la vettura è esplosa vicino al villaggio di Velyki Vyazomy, alla periferia della capitale russa”. La ragazza sarebbe morta sul colpo. Non è escluso, anche se manca ancora la conferma ufficiale, che l’obiettivo dell’attentato fosse proprio il celebre collaboratore del presidente russo.

Dugin nella serata che ha preceduto la tragedia era impegnato in una conferenza su Tradizione e Storia organizzata nei pressi dell’evento, a cui ha partecipato anche Darya che è commentatrice in Tv, in veste di ospite.

I due, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero dovuto trovarsi sulla stessa macchina, ma per una semplice casualità la 30enne ha poi deciso di usare quella del padre. Secondo RT, sarebbe lo stesso filosofo e politologo ultranazionalista russo, l’uomo con le mani nei capelli che si vede nei video girati sulla scena dell’esplosione.

Darya, nata nel 1992, era laureata in Filosofia ed era una giornalista nota in Russia. Negli ultimi mesi non aveva nascosto di essere stata favorevole all’invasione russa in Ucraina, posizione che l’aveva però portata a subire sanzioni da Regno Unito e Stati Uniti per avere diffuso informazioni false sul conflitto ancora in corso.

Dugin aveva invece subito nel 2015 una sanzione da parte degli Stati Uniti per il ruolo che avrebbe avuto nell’invasione in Crimea. Il soprannome di “ideologo di Putin” gli sarebbe stato dato perché avrebbe influenzato in più occasioni gli scritti del politico.

 

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