Gina Lollobrigida è morta a 95 anni. Conosciuta da una generazione intera come La Bersagliera (dal film Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini) del cinema italiano, era nata a Subiaco (Roma) il 4 luglio del 1927. A settembre 2022, l’attrice era stata dimessa da una clinica, dopo una caduta in casa, che le aveva causato una frattura del femore per cui poi era stata operata.

*in aggiornamento*

L’incidente al femore era avvenuto a due settimane della tornata elettorale del 25 settembre. Lollobrigida, in quell’occasione, era candidata a Latina al collegio uninominale del Senato, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista “Italia sovrana e popolare”, che riunisce Partito comunista, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia.

Considerata una delle attrici più importanti del neorealismo italiano, nella sua carriera si è aggiudicata, tra gli altri, sette David di Donatello. Insieme alla grande collega Sophia Loren, ha contribuito a creare l’immagine della diva italiana come star internazionale.

Ha lavorato con Pietro Germi  ne La città si difende e con Carlo Lizzani in Achtung banditi, entrambe pellicoli del 1951 in cui si è ritagliata ruoli di vigorosa passionalità popolana, recitando in maniera autodidatta in cui ben visibile è la sua personalità. Il primo successo personale è arrivato l’anno seguente, grazie al suo ruolo nel francese Fanfan la Tulipe con Gerard Philipe. Recita poi per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati, fino a diventare “diva in patria” con le trionfali commedie di Comencini.

Negli ultimi anni, si legge nel comunicato ufficiale di ANSA, si era dedicata soprattutto all’arte e alla fotografia, con molte mostre. Gina Lollobrigida non smetteva di fare progetti: l’ultimo, infatti, un libro di disegni.

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