Per la scienza il mostro di Loch Ness potrebbe essere realmente esistito. A dare per "plausibile" la reale esistenza di questa creatura è stato uno studio condotto da scienziati britannici
L’effettiva esistenza del mostro di Loch Ness è “plausibile”, secondo alcuni scienziati britannici, che sono giunti a questa conclusione dopo aver trovato fossili di piccoli plesiosauri (rettili marini dal collo lungo) in un sistema fluviale di 100 milioni di anni che ora è il deserto del Sahara in Marocco. Questa scoperta suggerisce che potrebbero aver vissuto in acqua dolce.
A lungo gli appassionati della storia del mostro di Loch Ness hanno creduto che la mitologica creatura potesse essere un rettile preistorico con una testa piccola e un collo lungo, simile a un plesiosauro. E in questa scoperta potrebbero aver trovato conferma delle loro congetture.
Tuttavia non sono mancati i detrattori di questa teoria. Alcuni hanno sostenuto, infatti, che i plesiosauri non avrebbero potuto trovarsi a Loch Ness dal momento che avevano bisogno di acqua salata per vivere. Affermazioni che però non trovano riscontro nello studio, pubblicato sulla rivista Cretaceous Research. In esso si dichiara che i plesiosauri fossero perfettamente in gradi di tollerare l’acqua dolce.
Anche se ancora non si sa perché siano finiti a vivere in fiumi e laghi insieme a coccodrilli, rane, tartarughe e l’enorme dinosauro acquatico Spinosaurus.
I fossili ritrovati includono ossa e denti di adulti lunghi tre metri e un osso del braccio di una creatura più piccola lungo 1,5 metri. David Martill, coautore dello studio, ha dichiarato: “Ciò che mi stupisce è che l’antico fiume marocchino conteneva così tanti carnivori che vivevano tutti uno accanto all’altro”.
I denti del plesiosauro che sono stati ritrovati presentavano una forte usura, simile a quella dello Spinosaurus. Un segno che, evidentemente, entrambi si nutrivano degli stessi pesci in modo abituale e non saltuario.
Il primo scheletro completo di un plesiosauro fu trovato per la prima volta a Lyme Regis, nel Dorset, nel 1823 da Mary Anning, una cacciatrice di fossili. La creatura aveva una testa piccola, un collo lungo e quattro lunghe pinne. Probabilmente l’aspetto che aveva anche il famigerato mostro di Loch Ness.
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