Sono due le mucche colpite dal raid all’istituto tecnico agrario Emilio Sereni, nella periferia est di Roma: nella notte tra sabato 16 e domenica 17 settembre 2023, degli individui, ancora non identificati, si sarebbero introdotti nella scuola con lo scopo di commettere atti di vandalismo.

Obiettivo del raid erano le mucche presenti nella scuola: una delle due è stata uccisa a frecciate e macellata, mentre l’altra è gravemente ferita e dovrebbe essere abbattuta a breve. I due capi erano di razze pregiate: una Limousine e una Marchigiana, del valore di 4-5.000 euro ciascuna, secondo quanto dichiarato dalla dirigente. Le mucche erano allevate con criteri bio ed erano utilizzate per illustrare agli studenti alcune pratiche zootecniche.

Noi siamo in una zona al confine con Tor Bella Monaca in cui facciamo tanti progetti di legalità, ci impegniamo per avviare i ragazzi al lavoro. Ma questi sono episodi gravissimi che ci mettono con le spalle al muro”, afferma la preside della scuola Patrizia Marina, che parla di “Reati predatori”.

E non sarebbe la prima volta che degli individui si introducono nella scuola: “In primavera furono sgozzati tre o quattro maiali, anch’essi pregiati: un danno di oltre 10 mila euro”, racconta la preside. “In altre occasioni hanno rubato l’incasso delle macchinette snack, in altre il vino, una volta hanno provato a portarsi via il trattore”, prosegue, come riportato da Rai News.

Sui fatti si è espresso anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura: “Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti della dirigente Patrizia Marina, del corpo docente, del personale amministrativo e degli studenti dell’istituto Agrario Emilio Sereni di Roma, oggetto di un raid avvenuto la notte scorsa e durante il quale sono state messe in atto violenze contro gli animali della scuola”, ha dichiarato. “L’istituto Sereni non solo rappresenta un investimento per la nostra Nazione, ma è un modello di didattica e un presidio di legalità. Il Masaf è pronto a sostenere questa eccellenza scolastica in un momento di difficoltà”.

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