Nel mio nome sarà un docu-film tutto italiano, che sarà presentato il prossimo febbraio al Festival di Berlino 2022, incentrato sulla storia di quattro ragazzi durante il loro percorso di transizione.

Il film racconta la vita di quattro amici italiani, residenti in città diverse, che in momenti differenti delle loro vite affrontano il loro percorso di gender affirming dall’identità di genere femminile a quella maschile, attraverso difficoltà ed esperienze di formazione interiori. Il regista, Nicolò Bassetti, ha tratto l’ispirazione per questo film dalla sua esperienza personale, avendo vissuto in prima persona il percorso di suo figlio Matteo Bassetti.

È una riflessione sull’umanità transgender e non ho mai visto niente di simile“, ha dichiarato al The Hollywood Reporter Elliot Page, che ha spiegato la sua ammirazione per Bassetti in quanto è di vitale importanza confrontarsi con persone transgender, per parlare di questi temi: “Sapere che Bassetti si è consultato col proprio figlio transgender è davvero bello per me“.

Nicolò Bassetti ha spiegato alla stampa che la sua esperienza di genitore lo ha aiutato a trovare la sicurezza e l’informazione necessarie per approfondire le emozioni dei protagonisti di questo film, i loro pensieri, le loro difficoltà, e instaurare un rapporto intimo fatto di fiducia. “Sono davvero grato a Elliot per aver aggiunto la sua prospettiva vissuta per aiutare il nostro film a trovare la sua strada nel mondo“, ha dichiarato il regista.

Elliot Page, star dei film di successo Juno, Inception e dell’acclamata serie Netflix The Umbrella Academy, ha annunciato pubblicamente la propria identità trans nel 2020. Page è stato il primo uomo transgender ad apparire sulla copertina di Time.

Nel mio nome è il secondo documentario di Nicolò Bassetti, dopo Magnificent fortunes. Il regista aveva anche collaborato con Gianfranco Rosi per il documentario Sacro Gra, vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia del 2013.

Il film è prodotto dalla società di cui Bassetti è proprietario, la Nuovi Passaggi Urbani, e dalla Art of Panic di Lucia Nicolai e Marcello Paolillo. Sarà presentato in anteprima mondiale nella sezione Panorama del Festival di Berlino 2022.

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