Nicola Peltz a soli 29 anni ha ottenuto molto più di un matrimonio quando ha pronunciato il fatidico “sì” a Brooklyn Beckham, figlio della celebre stilista ed ex Spice Girl Victoria Beckham e dell’ex star del calcio David Beckham. Ha conquistato un accesso privilegiato a uno dei tesori più ambiti del mondo della moda: l’armadio di Victoria.

Il recente matrimonio tra Nicola e Brooklyn non solo ha unito due famiglie influenti, ma ha anche aperto le porte a un mondo di stile e glamour senza pari. Da quando è entrata a far parte della famiglia Beckham, Nicola non ha perso l’occasione di esplorare l’immensa collezione di abbigliamento e accessori della suocera.

In un’intervista a People, Nicola ha espresso il suo entusiasmo riguardo l’armadio di Victoria, descrivendolo come un vero paradiso per gli amanti della moda. “Ogni volta che entro in quell’armadio dico, ‘Per favore!'” ha dichiarato entusiasta. “È come il paradiso lì dentro.”

La modella ha avuto anche l’opportunità di vivere un momento eccezionale con Victoria durante la settimana della moda di Parigi. Indossando una giacca di pelle Dolce & Gabbana del 2001, Nicola ha dimostrato di condividere non solo il guardaroba, ma anche lo stile della suocera. La giacca, che era stata precedentemente indossata da Victoria durante una partita di calcio con il giovane Brooklyn, ha aggiunto un tocco di nostalgia e connessione familiare al guardaroba di Nicola.

“Quando ho iniziato a uscire con Brooklyn, ho mandato a mia madre quella foto di Victoria e ho pensato che Brooklyn fosse così carino”, ha detto Nicola a People. “E ho anche pensato, guarda quanto è carina quella giacca! Anni dopo, come sorpresa per me, mia madre l’ha presa su 1stDibs.”

Nicola ha poi cercato di assicurarsi, attraverso una ricerca, se il capo acquistato dalla madre fosse davvero quello appartenuto a Victoria, ma pare non ci sia riuscita. “Victoria l’ha venduta per beneficenza [anni fa], quindi è un mistero”, ha detto ridendo. “Brooklyn diceva: ‘È quella la giacca?!’ E tutti gli altri chiedevano lo stesso, ma non lo sappiamo!”

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