Scarlett Johansson è certamente una delle attrici più amate a Hollywood, ma che ha faticato non poco agli esordi a dimostrare il suo talento. Da ragazza, infatti, lei si è sentita “ipersessualizzata” e riusciva, a suo dire, a ottenere ruoli solo per il suo aspetto prorompente e sensuale.

É lei stessa a confessare quanto abbia sofferto per questo. “Ero considerata un oggetto, ero imprigionata in una determinata immagine – ha detto nel suo intervento nel podcast di Dax Shepard, Armchair Expert –. Mi sentivo come se non stessi ricevendo offerte di lavoro coerenti con ciò che volevo davvero fare”.

L’attrice protagonista di Match Point non può che avere qualche rimpianto osservando come ora la situazione sia diversa per i colleghi che iniziano questo mestiere: “Sono stata trattata come un oggetto e classificata solo in base alle mie forme. Sentivo che non mi venivano offerti i ruoli che avrei voluto davvero fare. Ricordo che tra me e me mi dicevo: “Forse la gente pensa che abbia quarant’anni. Recitavo da molti anni, perciò la gente pensava che fossi più grande. Forse per questo sono stata iper sessualizzata. Vedo gli attori che hanno vent’anni adesso e mi sembra che siano autorizzati ad essere tutto quello che vogliono, anche diversi da ciò che era imposto ai miei tempi.

Ora quel periodo per lei è fortunatamente alle spalle e adesso si sente finalmente sollevata: “Oggi siamo in un momento diverso. Non ci chiudono più in un solo ruolo – ha detto ancora Scarlett Johansson -. C’è sicuramente un tempo nuovo. Non è più consentito classificare gli artisti, gli attori e le attrici come si faceva prima. Ora tutto è più in movimento, ringraziando Dio”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!