I dati che arrivano dal rapporto del Governo sulle persone scomparse sono allarmanti. Solo nei primi sei mesi del 2022, da gennaio a settembre quindi, in Italia sono svaniti nel nulla 35 minori al giorno, praticamente uno e mezzo ogni ora.

Nel report, redatto dal Commissario straordinario per le persone scomparse, il prefetto Antonino Bella, si leggono cifre inquietanti che mettono in luce una realtà drammatica: 9.599 persone scomparse, 53 ogni 24 ore, e di oltre la metà non si sa più niente. A rendere ulteriormente spaventosi questi numeri, sono i dati riferiti ai bambini.

In questi sei mesi ne sono spariti 6.312: il 70% riguarda minori stranieri, il restante 30% sono italiani. La percentuale viene però capovolta se si guardano i dati sui ritrovamenti, dove a essere rintracciati sono il 70% degli italiani scomparsi, e il 30 di stranieri.

Le cifre del report ci raccontano anche come le denunce di scomparsa siano calate rispetto al secondo semestre del 2021 (13%), ma se le mettiamo a confronto con lo stesso periodo (gennaio-giugno), l’aumento è del 17%. Nella maggioranza dei casi gli allontanamenti sono volontari (82%), mentre il resto avviene per deficit cognitivi, a causa di reati di cui i minori sono vittime, o perché vengono sottratti da un familiare.

Secondo quando dichiarato da Elisa Pozza Tasca, ex parlamentare e portavoce di Penelope (S)comparsi, che convinse Giorgio Napolitano a dar vita al Commissario di Governo per le persone scomparse: “La maggior parte dei minorenni che scompare fugge dalle guerre, ora in particolare quella ucraina – si legge su Repubblicae scompaiono per il lavoro nero, la pedofilia, la pedopornografia, la prostituzione, fino al traffico d’organi, come nel caso della bimba rapita a Durazzo in un brefotrofio”.

Il dramma delle persone scomparse, inoltre, è un’emergenza transnazionale che, come sottolinea Bella sempre su Repubblica, deve essere gestito a livello comunitario, e come aggiunge Nicodemo Gentile, presidente di Penelope Italia:

È un percorso inevitabile e se ne comincia a parlare. Avere un Commissario europeo per le persone scomparse consentirebbe di affrontare in maniera concentrata le sparizioni dei minori che migrano e di coordinare i casi giuridici più intricati, come la sottrazione internazionale dei minori.

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