La verità "dell'altra Bertè": le accuse a Loredana per quelle parole su Mia Martini

Non c'è pace per le sorelle Bertè. Mentre Loredana ricorda sempre con affetto Mia Martini, la sorella Olivia in un post la accusa di voler "sfruttare" la morte di Mimì a proprio vantaggio. E smentisce alcune delle ultime dichiarazioni.

Da quando, il 12 maggio del 1995, se ne andava Mia Martini la sorella, Loredana Bertè, ha sempre parlato di lei, sottolineando quanto la mancanza di Mimì fosse forte, quanto sperava che lei fosse orgogliosa di ciò che era diventata, e raccontando anche del profondo senso di colpa che dalla sua morte l’ha sempre accompagnata.

Loredana ha parlato di un cellulare che Mia le avrebbe regalato, ma che lei non ha mai usato (del resto, sappiamo che ancora oggi la Bertè no usa smartphone, tanto che i suoi profili social, attivissimi, vengono gestiti dall’agente), spiegando che, forse, se l’avesse tenuto vicino avrebbe invece potuto salvare la sorella, ritrovata senza vita nell’appartamento di via Liguria 2 a Cardano al Campo, in provincia di Varese, dove si era trasferita da circa un mese per essere più vicina al padre con cui si era da poco riavvicinata.

E recentemente, a Verissimo, ha aggiunto altri particolari alla sua storia familiare, raccontando ad esempio dell’episodio dell’arresto di Mimì per possesso di uno spinello e spiegando che, dopo il ritorno a casa, la cantante sarebbe stata nascosta dalla famiglia in soffitta addirittura per un anno.

Oggi, però, tutte le parole di Loredana sono clamorosamente smentite dalla sorella minore di casa Bertè, Olivia, che con la musica e lo spettacolo non ha mai voluto avere niente a che fare, e che da ormai molto tempo non parla più neppure con Loredana. In un post Facebook pieno di amarezza, la donna ha infatti sconfessato tutte le dichiarazioni della Bertè, raccontando una realtà ben diversa che dipingerebbe Loredana solo intenzionata a sfruttare ancora oggi la morte della povera Mia a proprio vantaggio, per attirare compassione e per racimolare ospitate televisive.

Non sarebbe vera, secondo Olivia, la storia dell’anno passato da Mimì in soffitta, e non sarebbe vera neppure quella del cellulare; anzi, la più piccola delle sorelle, nata nel 1958, afferma con certezza che fra Mia e Loredana i rapporti fossero ormai interrotti da tempo, e che la prima non ne volesse più sapere della seconda.

Mimì è stata in carcere quattro mesi e non due anni e soprattutto una volta rientrata a casa (un attico privo di soffitte) non ha mai avuto problemi con la giustizia, essendo stata scagionata a seguito di un regolare processo che l’ha prosciolta dall’accusa di spaccio per cui era stata ingiustamente arrestata – si legge nel post pubblicato da Olivia Bertè dopo la messa in onda dell’intervista di Loredana a Verissimo – […] Dopo Sanremo ’93 che Mimì ha fatto solo per esserti vicina, rimasta profondamente delusa dal tuo carattere a dir poco impetuoso, ha preferito tenerti a debita distanza. Il cellulare non solo non te l’ha mai regalato ma si guardava bene dal farti avere il suo numero.

Il vostro identico manager era costretto a ricevervi in giorni diversi per evitare che vi incrociaste e scoppiasse il solito putiferio e (come se non bastasse) per uno strano scherzo del destino Mimì poche settimane prima che ci lasciasse ha dovuto buttare giù l’ennesimo boccone amaro. Avevi dichiarato al TV radiocorriere che tua sorella era morta e che non avresti più voluto vederla.

Quelle della donna sono parole davvero molto dure, che dipingerebbero di tinte assolutamente diverse il rapporto fra le due sorelle e il ricordo di Mimì che Loredana porta instancabilmente in tv da tantissimi anni. Chiaramente, è sempre difficile entrare nel merito di diatribe familiari così radicate e capaci di protrarsi così a lungo nel tempo, senza scivolare nel mero pettegolezzo, dato che, in realtà, nessuno se non le protagoniste di questa storia hanno in mano elementi fondati per poter parlare con cognizione di causa.

Certo è cosa nota che Mimì e Loredana abbiano sempre avuto un rapporto piuttosto complicato, e la volontà di prendere strade diverse, del resto, è diventata manifesta già nel momento in cui Mia, nata all’anagrafe Domenica Bertè, ha scelto di avere un cognome d’arte, per rivendicare il proprio diritto a scegliere il suo percorso e a distaccarsi da quella famiglia così complessa e da quell’infanzia difficile – questa sì, raccontata anche da Loredana – narrata ad esempio in Gli uomini non cambiano.

Nella nostra vita non abbiamo mai festeggiato il compleanno, le feste erano bandite, anche il Natale! – ha detto Loredana a Silvia Toffanin – Per sfuggire alle botte e alle litigate violentissime che c’erano in casa, andavamo al Luna Park: per noi era la cosa più sicura.

Come se non bastasse, il gossip degli anni ’70 ha cavalcato l’onda di queste tensioni fra le due artiste girando spietatamente il dito nella presunta gelosia di Mimì nei confronti della sorella per Ivano Fossati, che per la Bertè ha scritto molte bellissime canzoni ma nella vita era il compagno proprio della Martini. Senza contare quel periodo, terribile, in cui Mia ha vissuto sulla propria pelle l’ostracismo del mondo musicale italiano e quelle infamanti accuse che le hanno appiccicato addosso la nomea orribile di “jellatrice”, per cui qualcuno ancora oggi imputa a Loredana di non aver preso, almeno non a sufficienza, le sue difese.

C’è stato poi quel Sanremo del 1993, citato anche da Olivia nel suo post, in cui le due sorelle hanno cantato sul palco dell’Ariston quella che doveva essere la canzone che avrebbe consacrato la loro rappacificazione, Stiamo come stiamo; ma anche su questo duetto gli aneddoti raccontano di contrasti artistici fortissimi tra le sorelle.

Ad aggiungersi alla crisi della famiglia Bertè erano arrivate, nel febbraio del 2019, anche le parole della quarta sorella Bertè, la maggiore, Leda, che ospite di Eleonora Daniele a Storie italiane ha raccontato di aver raffreddato i rapporti con Loredana, come Olivia.

Loredana e io non ci parliamo da diversi anni. Sono quella normale della famiglia, non ho mai avuto pruriti artistici, ho sempre mantenuto questo ambiente lontano da casa mia. È un ambiente dove puoi trovare di tutto e di più e io ho scelto un’altra vita. Loredana ha i miei numeri di telefono, quando vuole mi chiama. Non ci sentiamo da un po’ di tempo. Siamo sorelle un po’ strane. Ognuna di noi ha scelto una strada diversa. Se vuole può chiamarmi. Comunque, nessuna litigata terribile. Ci sono stati momenti in cui lei se n’è andata per conto suo e io per conto mio.

Come detto, è sempre difficile dipanare una matassa familiare in cui sembrano emergere molti rancori e versioni diverse, e naturalmente la verità non è in mano nostra così come di nessuno che faccia parte del mondo esterno alla famiglia Bertè. Certamente, ma questo va al di là delle discussioni familiari o delle tensioni fra sorelle, la vita di Mia Martini avrebbe meritato ben altro epilogo.

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