Nonostante siano in molti ad essere convinti che la pandemia di Covid-19 possa ormai ritenersi solo un lontano ricordo, la realtà è che il Coronavirus non ha mai smesso di circolare e, anzi, nel mese di marzo 2022 si è registrato un nuovo aumento del numero dei contagi in Italia. Tra le cause di questa nuova curva ascendente c’è sicuramente BA.2, una nuova sottovariante di Omicron, la variante che abbiamo ormai imparato a conoscere.

Secondo le stime dell’istituto Superiore della Sanità, nel nostro Paese l’incidenza della variante BA.2 è del 44% e sembra aver raggiunto la maggior parte delle regioni italiane. In occasione del meeting Highlights in Immunology, il virologo statunitense Anthony Fauci ha spiegato che la sottovariante, scoperta già alla fine del 2021, non comporta grandi differenze rispetto alla BA.1 (ovvero la Omicron “originale”). La BA.2, quindi, non è più pericolosa rispetto alla variante precedentemente diffusa (non causa, quindi, sintomi più gravi), ma è stato dimostrato che è più contagiosa. Le due varianti hanno una buona cross-protezione: ciò significa che l’infezione da Omicron può proteggere da una seconda infezione con la sottovariante.

Così come la BA.1, poi, la variante BA.2 può aggirare la protezione del vaccino, ma soltanto con due dosi. Chi ha ricevuto la dose booster, invece, ha molte più probabilità di non contrarre la malattia. “Diversi studi in vitro mostrano come la dose booster aumenti significativamente la neutralizzazione delle varianti di SarsCoV2, Omicron inclusa. La terza dose di Moderna, per esempio, migliora la risposta anticorpale a Omicron con una buona efficacia che si mantiene anche a distanza di sei mesi“, ha spiegato Fauci nel corso del meeting.

Lo stesso virologo, poi, ha rivelato che la comunità scientifica internazionale è al lavoro per la messa a punto di un vaccino universale, che possa agire contro qualunque mutazione del Coronavirus. Un percorso lungo e complicato, come è ovvio che sia, ma che potrebbe essere l’unica soluzione definitiva per contrastare la diffusione del Covid-19.

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