Onu: Finlandia paese più felice del mondo, Italia 47esima

In occasione della Giornata mondiale della felicità, in programma il 20 marzo, il World Happiness Report dell'Onu annuncia la classifica di quelli che sono i paesi più felici del pianeta. Quest'anno al primo posto c'è la Finlandia, che sorpassa la Norvegia.

In occasione della Giornata mondiale della felicità, in programma il 20 marzo, il World Happiness Report dell’Onu annuncia la classifica di quelli che sono i paesi più felici del pianeta. Quest’anno al primo posto c’è la Finlandia, che sorpassa la Norvegia fino allo scorso anno sul gradino più alto del podio e ora seconda.

Scendendo di classifica si trovano soprattutto paesi del Nord Europa: Danimarca al terzo posto, seguita da Islanda, Svizzera e Olanda. E l’Italia? Il Bel Paese si trova solo al 47esimo posto (era 48esima nel 2017). A confermare il vecchio detto che recita “i soldi non fanno la felicità” gli Stati Uniti d’America, nazione più ricca ma non per questo più felice, almeno secondo questa classifica dell’Onu, visto che si posiziona in 18esima posizione, scendendo dalla 14esima del 2017 a causa di problemi come obesità, depressione e abuso di droghe.

La prima nazione non europea nella classifica è il Canada, in settima posizione. Lo stato più infelice è il Burundi. Il sondaggio rileva parametri relativi al benessere (reddito, salute, istruzione, lavoro, aspettative di vita, stato sociale) ed elementi più di natura etica come corruzione, libertà, fiducia delle istituzioni, inclusione e persino il grado di felicità percepito dagli immigrati, che tra l’altro coincide con quelli del resto della popolazione.

“Il voto più alto alla Finlandia è significativo – spiega Meik Wiking dell’Happiness Research Institute in Danimarca come riporta Repubblica.it Il Pil pro capite in Finlandia è più basso rispetto ai Paesi nordici vicini ed è nettamente inferiore a quello degli Usa. I finlandesi sono bravi a convertire ricchezza in benessere. Nei Paesi nordici si pagano le tasse più alte del mondo ma c’è molto consenso nel pagarle perché vengono percepite come un investimento nella qualità della vita di tutti”.

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