Gwyneth Paltrow, attrice 45enne, dieci anni fa iniziò a condividere con i suoi fan una  semplicissima newsletter di ricette e consigli, scritta dalla sua casa di Los Angeles. Oggi quella newsletter è diventata molto di più e vale oro. In pochi anni l’attrice si è affiancata a una grande squadra di “esperti”, che dispensano consigli di ogni tipo, dal fitness alla felicità passando per la sfera sessuale dove la Paltrow è riuscita a rompere diversi tabù.

Dicevamo che quella newsletter è diventata una società, Goop, che vale la bellezza di 250 milioni di dollari grazie a sito web, azienda di bellezza, concessionaria pubblicitaria e casa editrice. Una società che organizza costosissimi workshop, sempre pieni, e che diffonde teorie che qualche volta hanno suscitato dubbi. Come nel caso che stiamo per spiegarvi (confermato dai media americani e dall’agenzia di stampa Ansa).

Di recente la società è stata indagata dalla Napa County Superior Court e ha accettato il pagamento di 145mila dollari per “pubblicità ingannevole”. Il motivo è presto detto. I giudici li hanno accusati di aver scritto affermazioni “non veritiere” in merito ad alcune uova vaginali e un olio essenziale che hanno riscosso un grande successo tra il pubblico femminile.

Nello specifico, si tratta di uova a base di essenze di fiori ed erbe che stimolerebbero la contrazione spontanea della muscolatura intima e che finirebbero per bilanciare gli ormoni “aumentando il controllo della vescica”. Servirebbero persino per “aiutare a regolare i cicli mestruali”: insomma un toccasana per le donne dal momento che aiuterebbero a “prevenire la depressione”. Tutte affermazioni – oggi rimosse dal sito – che sono state definite “non supportate da prove scientifiche”. Insomma non veritiere, dunque ingannevoli. E per questo motivo la Paltrow si è beccata la sanzione dall’ufficio del procuratore distrettuale dopo un’attenta indagine.

“È importante sanzionare aziende che con le loro affermazioni sono in grado di influire potenzialmente sulla salute delle donne” ha fatto sapere in un comunicato Tony Rackauckas, procuratore distrettuale di Orange County.

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