“Sono stata abusata": Paris Hilton contro i collegi terapeutici per bambini e adolescenti

Si tratta di un'industria che consiste in centinaia, se non migliaia, di strutture e programmi in ogni stato, che dovrebbero avere lo scopo di aiutare i più giovani con problemi di salute mentale o comportamentali. La realtà dei fatti è però molto diversa.

Quando avevo 16 anni due grossi uomini sono entrati nella mia stanza con delle manette e mi hanno chiesto se volessi farlo nella maniera facile o in quella difficile“, ha detto Paris Hilton della sua esperienza in un collegio terapeutico per bambini e adolescenti in cui è stata mandata dai suoi genitori sul finire degli Anni ’90.

La testimonianza dell’ereditiera si unisce a quella di altre voci, che hanno spiegato al New York Times cosa si celi veramente dietro a quelle strutture non regolamentate per le cure dei più giovani, diffuse soprattutto negli Stati Uniti e conosciute come come la Troubled Teen Industry (l’industria degli adolescenti problematici).

Sono stata abusata verbalmente, fisicamente ed emotivamente“, ha continuato Hilton e, trattenendo le lacrime, ricordando le persone che lavorano in questi istituti, ha affermato: “Non era di certo un dottore ed è stato veramente spaventoso“.

L’industria dei collegi terapeutici per bambini e adolescenti consiste in centinaia, se non migliaia, di strutture e programmi in ogni stato, che dovrebbero avere lo scopo di aiutare i bambini con problemi di salute mentale o comportamentali attraverso la terapia e l’amore duro. Ma Alexander Stockton, giornalista del New York Times Opinion, scrive:

In realtà, sta danneggiando molti dei bambini che pretende di curare, a causa delle tattiche arcaiche a cui si affida, della mancanza di supervisione e regolamentazione e dell’attenzione principale alla massimizzazione del profitto.

Una ragazza che ha vissuto la stessa esperienza di Paris Hilton ha raccontato: “Sono andata lì per le cure e invece sono stata punita e trattata come una criminale. Ho visto persone essere sedate. Mi sono sentita completamente violata“, mentre un’altra ha aggiunto: “Ti degradano, ti reprimono, ti prendono e ti mettono in isolamento“. “Ricordo che mi infilava le mani direttamente nei pantaloni“, sono le parole di una terza, che confermano gli abusi sessuali che avvengono in quelle strutture.

A dare la sua opinione, anche una madre di un ragazzo ricoverato: “Penso che mio figlio sia stato trascurato e abusato. Se non lo avessi portato via sarebbe morto“.

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