Ospite nel salotto tv di Verissimo, Patrizia Pellegrino ha raccontato una pagina molto dolorosa della sua vita, la perdita, subito dopo il parto, del primogenito Riccardo.

Oggi mamma di Tommaso, Arianna e Gregory, i primi due avuti dall’ex compagno Pietro Antisari Vittori, il terzo adottato dalla coppia, Pellegrino ha però ricordato quel momento drammatico: “Lui ci ha lasciato appena nato, per cui non abbiamo avuto neanche il tempo di incontrarlo. Mi sono sentita morire con lui. Mia madre Elena fu l’unica a vederlo ancora in vita. Ogni tanto le chiedo ancora oggi com’era Riccardo, che è sempre nell’appello dei miei figli. È stato un momento talmente drammatico che sono caduta in una profonda depressione”.

Da quella situazione, racconta oggi la sessantaduenne attrice, è riuscita a uscire con l’aiuto della famiglia ma anche con la fede: “Mi ha aiutato tanto la preghiera. Sono sempre stata molto credente, andavo in Chiesa sin da piccola e credo molto in Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta”.

Riccardo, ha raccontato ancora Pellegrini, è arrivato dopo una gravidanza a rischio, extrauterina: “Una notte ero a casa sola, ho sentito una fitta alla pancia, mi sentivo morire, strisciando sono andata a chiedere aiuto alla mia vicina – ha spiegato, aggiungendo che, corsa in ospedale – Mi hanno salvato la vita per un pelo. Ricordo che, mentre ero sotto i ferri, un dottore ha detto all’altro dottore: ‘Fai presto, la stiamo perdendo”.

In quel momento Patrizia Pellegrino ha anche detto di aver vissuto un’esperienza extracorporea: “Ho sentito il mio corpo che si staccava. Dall’alto vedevo tutta questa scena ed ero attratta da una musica e una luce intensa, meravigliosa. Non sentivo più il tavolo freddo e la consapevolezza della morte, sentivo solo questa musica d’arpa”.

A Verissimo l’attrice ha anche raccontato della malattia della figlia Arianna: “Al sesto mese le hanno diagnosticato una malattia che si chiama idrope fetale. Rischiavo di perdere Arianna e perdere io stessa la vita. Hanno fatto nascere Arianna al sesto mese, era piccolissima, con problemi gravissimi, ma lei ha voluto vivere. Ha subito decine di operazioni da bambina – ha detto ancora della figlia, che oggi è completamente autonoma – Per alcune credo che mi abbia anche odiata. Oggi, però, in casa riesce a spostarsi autonomamente”.

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