Per la prima volta sull’atto di nascita un bimbo potrebbe avere due madri

Il piccolo è venuto alla luce due anni fa, concepito, nell'ambito della procreazione assistita, con la donazione eterologa. Le sue mamme si chiamano Giovanna, originaria della Toscana, e Margaret, americana, sposate nel 2014. 

È la prima volta che accade. È la prima volta che un bimbo nato in Italia – come ricostruisce il Corriere.itpotrebbe avere sull’atto di nascita due madri. Il Tribunale di Pisa, infatti, si è rivolto alla Corte Costituzionale affinché verifichi se la legge non violi i diritti fondamentali delle due donne che rivendicano il loro status di mamme di un bimbo nato nella cittadina toscana. Il piccolo, infatti, è venuto alla luce due anni fa, concepito, nell’ambito della procreazione assistita, con la donazione eterologa. Le sue mamme si chiamano Giovanna, originaria della Toscana, e Margaret, americana (i loro nomi sono di fantasia), sposate nel 2014.

Sul certificato di nascita del piccolo, al momento, compare solo il nome della madre gestazionale, cioè quella che di fatto ha portato avanti la gravidanza. E, per la prima volta, c’è scritto che il piccolo è nato con l’eterologa. Queste le parole di Giovanna:

Il nostro bambino risulta solo figlio di Margaret, e dato che lei è americana, io non posso trasmettergli la nazionalità italiana a cui, nonostante il nostro Paese non ci tratti al pari di tutti gli altri cittadini, teniamo molto. Abbiamo deciso di farlo nascere qui perché è casa, invece il bimbo per l’Italia è straniero e ha un solo genitore.

“Nel mio Paese sarebbe stato subito registrato come figlio di entrambe. Mi sento gelare quando penso che qui in Italia gli venga negato un diritto talmente basilare” ha tuonato Margaret, l’altra madre del piccolo. L’ufficiale di stato civile, infatti, si è rifiutato di indicarle entrambe con genitori; così le due hanno atto ricorso al Tribunale di Pisa tramite il loro legale che ha dichiarato.

Se il bimbo fosse nato negli Stati Uniti  il certificato con la doppia maternità sarebbe stato trascritto senza problemi, come sancito da numerosi giudici di merito e anche dalla Corte di Cassazione. Ma visto che il parto è avvenuto in Italia, per redigere i suoi documenti gli Stati Uniti devono ora basarsi sull’atto italiano che ne indica una sola e non possono aggiungere l’altra madre.

Ora il Tribunale di Pisa dubita della legittimità costituzionale della legge quando “non consente di formare in Italia un atto di nascita in cui vengano riconosciute come genitori di un cittadino di nazionalità straniera due persone dello stesso sesso”. Anche perché “l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”. Adesso la decisione più importante dovrà prenderla la Corte Costituzionale: se accettassero l’impostazione del Tribunale di Pisa, si potrebbe creare un precedente importante per i genitori dello stesso sesso in Italia.

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