Perché molto spesso preferiamo scrivere messaggi sulla nota app di messaggistica istantanea Whatsapp piuttosto che telefonare alla persona con cui vogliamo metterci in contatto?

Al giorno d’oggi, le persone hanno l’abitudine di inviare messaggi ovunque e in qualsiasi tipo di occasione, sia privata che lavorativa. Questo cambiamento di abitudini è avvenuto in gran parte a causa dell’incredibile boom dei social media, ma anche in seguito a un cambiamento drastico negli stili di vita e nelle abitudini.

I device digitali ci danno l’illusione di avere centinaia di amici con cui possiamo interfacciarci anche quotidianamente. Tuttavia, appena mettiamo da parte i dispositivi digitali e ci dedichiamo alla nostra vita reale, spesso ci accorgiamo di essere soli. La verità è che sempre più persone tendono a costruire amicizia “fittizie” online per evitare lo stress di un confronto “a tu per tu” con gli altri. E spesso lo fanno per paura di essere giudicati negativamente o di essere in qualche modo rifiutati.

Non solo. Gli SMS inviati con Whatsapp possono garantire un maggior livello di riservatezza e sono quindi apprezzati in molte situazioni sociali e lavorative. In un SMS, inoltre, si ha a disposizione più tempo per riflettere su cosa dire (e su come dirlo), senza alcuna fretta. L’assenza di un riscontro immediato da parte dell’altra persona, inoltre, ci fa sentire più tranquilli e meno “in soggezione”.

Un ruolo importante è anche giocato dalla velocità dello scambio di informazioni. Questa velocità è nettamente superiore negli scambi testuali piuttosto che in quelli verbali. Probabilmente a causa dell’assenza dei soliti preamboli con cui spesso si inizia e si termina una conversazione.

I messaggi di testo permettono di evitare quella sensazione fastidiosa di vulnerabilità che molti provano quando si tratta di parlare al telefono con qualcuno. Ci si dimentica, però, che è proprio questa sensazione di vulnerabilità a renderci umani e a rendere la vita interessante, come evidenzia la sociologa, tecnologa e psicologa statunitense Sherry Turkle.

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La sostituzione (in buona parte) delle telefonate con i messaggi di testo è avvenuta lentamente e in seguito alle tante innovazioni tecnologiche che si sono susseguite dai primi anni Duemila fino ad oggi.

Basta guardare i dati statistici. Oltre 4,2 miliardi di persone in tutto il mondo oggi hanno la possibilità di inviare e ricevere messaggi tramite SMS. Un drastico aumento rispetto al miliardo toccato nel 2003.

Inoltre, il numero di SMS inviati mensilmente è aumentato di oltre il 7.700% nell’ultimo decennio, complici le app di messaggistica istantanea. Un dato allarmate riporta che il 47% delle persone negli Stati Uniti ha affermato di non poter vivere senza i propri smartphone. Dati che dovrebbero indurci a riflettere sul tipo di società falsamente “sociale” che stiamo creando.

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