Il Museo del Novecento di Milano raddoppia grazie a un ponte di cristallo che andrà a unire i due Arengari permettendo di usare il secondo palazzo di piazza del Duomo, oggi sede di uffici pubblici e del Municipio 1, per esporre anche opere di arte contemporanea.

Il progetto vincitore è quello del team dell’architetto Sonia Calzoni formato da Pierluigi Nicolin, Giuseppe di Bari, Bruno Finzi e Ferdinando Aprile che si sono aggiudicati la vittoria nel Concorso Internazionale di Progettazione Novecentopiù, indetto nel corso del mese di dicembre 2020 dal Comune di Milano appunto per il raddoppio del Museo del Novecento, uno degli spazi più suggestivi della città meneghina

fonte facebook
@beppesalasindaco

Il progetto non rovinerà in alcun modo la prospettiva sul Duomo e lo sguardo potrà muoversi liberamente poiché il ponte di cristallo, costruito a quasi 20 metri di altezza, sarà leggero e quasi invisibile, sorretto da un gioco di specchi che andranno a unire le due torrette gemelle del Museo.

Dopo le polemiche con la Soprintendenza, è stato presentato anche un piano che prevede il collegamento a terra dove verranno realizzati anche un bookshop aperto al pubblico e una caffetteria con tavolini, mentre nel mezzanino verrà realizzato un auditorium e la fruizione museale delle sale del secondo Arengario avverrà dal basso verso l’alto.

Su Facebook non sono mancati neanche i complimenti del sindaco di Milano Beppe Sala che sul ponte dice: “Un progetto ambizioso e straordinario che dimostra la voglia di Milano di continuare a progettare il futuro grazie alla collaborazione tra pubblico e privato“.

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