Madonna sadomaso al Pride di Cremona: è polemica

Sabato 3 giugno 2022 è stata portata alla manifestazione dedicata all'orgoglio e alla rivendicazione de diritti LGBTQ+ una statua a dimensioni naturali vestita da Madonna con i seni scoperti. Il coro di indignazione si è alzato dagli esponenti dei partiti di destra, da Lega a Forza Italia e Fratelli d'Italia.

È polemica per il Pride di Cremona, dove sabato 3 giugno 2022 è stata portata in corteo una statua a dimensioni naturali vestita da Madonna e con i seni scoperti. L’evento, svoltosi nel centro storico della cittadina lombarda, dopo essere diventato virale su internet ha causato le proteste di alcuni: in modo particolare, il coro di indignazione si è alzato dagli esponenti dei partiti di destra, da Lega a Forza Italia e Fratelli d’Italia. Al centro delle polemiche è finito anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, a causa del patrocinio concesso alla manifestazione dedicata all’orgoglio e alla rivendicazione de diritti LGBTQ+.

Simona Sommi, consigliera comunale della Lega, ha attaccato:

Sfilare con una statua della Vergine sadomaso. Se questo è orgoglio di manifestare un’idea, è certamente quello sbagliato. Non si tratta di essere bigotti. Si tratta di pretendere rispetto. Lo stesso rispetto che viene richiesto da coloro che oggi hanno sfilato per le vie della mia Cremona e che non lo hanno avuto per una immagine sacra.

Come riportato da Il Fatto Quotidiano, sulla vicenda della Madonna “sadomaso” è intervenuto anche Matteo Salvini, che ha scritto su Instagram: “Offendere la fede, la cultura e la sensibilità di milioni di italiani non c’entra niente con la richiesta di diritti LGBTQetc… ma è solo un’esibizione di ignoranza e arroganza“.

Sulla pagina Facebook Gianluca Galimberti – Cremona si può Lab, il sindaco della città ha condiviso un post nel quale ha risposto alla domanda: “Sindaco, anche io ho gli amici gay ma il pride a Cremona: c’era proprio bisogno?“.

Non ero mai stato ad un pride prima di oggi e sono contento che anche a Cremona, come in altre città, si sia fatto. E si sia fatto così, con l’intelligenza e la capacità di costruire occasioni di pensiero e sinergie. […] Questa manifestazione accende anche nella nostra città un faro su discriminazioni che esistono ancora. […] Occorre costruire, sì anche a Cremona, una democrazia che sia inclusiva e accogliente delle diversità. Perché la paura e l’odio per una diversità porta sempre alla paura e all’odio di tutte le diversità. Dunque, la risposta è sì. C’era proprio bisogno!

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