Rivoluzione dei codici nei pronto soccorso. I colori bianco, verde, giallo e rosso, infatti, vanno in pensione per lasciare il posto ad un nuovo codice numerico.

Se fino ad ora il filtraggio dei pazienti negli ospedali venivano fatto appunto con dei colori verranno sostituiti da cinque numeri. A stabilirlo le nuove linee guida in vista di essere approvate in Conferenza Stato Regioni, dopo anni di preparazione.

Il nuovo codice sarà operativo a partire dal gennaio 2019 con Lazio come prima regione, dopo una prima fase sperimentale. I nuovi codici, che vanno da 1 a 5, rappresentano rispettivamente: 1 emergenza, 2 urgenza, 3 urgenza differibile, 4 urgenza minore e 5 non urgenza. Quindi 1,2,3 medio-alta intensità di cure mentre 4-5 moderata e bassa. L’obiettivo di questo nuovo sistema è quello di abbassare i tempi di attesa dei pazienti e ridurre al minimo il margine di errore dei medici.

Come spiega al Corriere della Sera Assunta De Luca, epidemiologa e componente del gruppo ministeriale sui codici

Il sistema garantisce cure più adeguate nel tempo giusto, i pazienti con problemi minori vengono avviati verso percorsi alternativi, specialistici, come possono essere l’intervento di un oculista o un otorino, che risparmiano inutili attese.

Dello stesso avviso Tonino Aceti, coordinatore del movimento Cittadinanzattiva-Tribunale del malato, che aggiunge l’importanza di non far pagare i ticket ai casi più urgenti

Il nuovo sistema ha il pregio di fotografare in modo più accurato lo stato del paziente. Ma non venga utilizzato per fare cassa attraverso la riscossione del ticket, ora confinato ai codici bianchi. Non ci sia il tentativo di richiedere il contributo per le prestazioni 3 e 4. Ai pronto soccorso urge personale, decimato dai tagli attuati dalle Regioni in deficit di bilancio e sotto piano di rientro.

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