Come la Pussy Riot Maria Alyokhina è riuscita a fuggire dalla Russia

La componente del collettivo punk rock femminista è riuscita a lasciare il Paese travestendosi da rider. Era stata inserita nella lista dei latitanti ad aprile 2022 per aver protestato contro la guerra in Ucraina.

Si è travestita da rider ed è riuscita a scappare dalla Russia, Maria Alyokhina, una delle componenti delle Pussy Riot. L’artista, dichiarata latitante nell’aprile 2022, ha raccontato la sua fuga al New York Times, spiegando come è riuscita a raggiungere la Lituania, passando per la Bielorussia, nelle vesti di un’addetta alla consegna del cibo a domicilio.

La donna si è nascosta inizialmente in un appartamento di un’amica a Mosca. Per lasciare il Paese eludendo la polizia, Alyokhina non ha portato con sé il cellulare, in modo da non essere rintracciata. Secondo quanto testimoniato dall’artista alla testata americana, un amico l’ha accompagnata in macchina in Bielorussia ed è riuscita ad attraversare il confine lituano al terzo tentativo. Questo è stato possibile anche grazie all’aiuto dell’artista islandese Ragnar Kjartansson, che è stato complice nel rilasciare alla Pussy Riot un documento di viaggio, che le garantiva gli stessi diritti di una cittadina europea. Ha quindi preso un bus che l’ha portata in Lituania e, una volta a Vilnius, ha incontrato la compagna Lucy Shtein, che aveva lasciato la Russia settimane prima con lo stesso travestimento.

Sono successe tante magie la scorsa settimana. Sembra una spy novel. Sono contenta di avercela fatta“, ha detto Maria Alyokhina al giornale.

Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il 24 febbraio 2022, la componente del collettivo punk rock russo femminista era ai domiciliari, con l’accusa di aver violato le norme anti-Covid durante alcune manifestazioni del 2021, dopo l’arresto di Aleksej Navalny. Per protestare contro l’operazione militare russa, Alyokhina aveva tagliato il suo braccialetto elettronico e pubblicato la foto sui social. Per questo un tribunale, ad aprile 2022, l’aveva condannata a 21 giorni di carcere. Ma l’artista si era resa irreperibile ed era stata inserita nella lista dei latitanti.

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