Rimini, cancellato dai vandali il murales dell'uomo che allatta. La denuncia del sindaco

L'opera era stata eseguita da Oliver Vincenzi, in arte Kage, con l'obiettivo di sensibilizzare sull'inclusione di tutti i corpi. Al momento non sono arrivate rivendicazioni da parte degli autori dell'atto.

A Rimini il murales raffigurante un uomo intento ad allattare un bambino allestito in via Girolamo Savonarola, nei pressi del porto cittadino, è stato cancellato nella notte tra il 3 e il 4 aprile 2023, da un gruppo di vandali. L’opera era stata realizzata dal writer riminese Oliver Vicenzi alias Kage.

Almeno per ora non c’è stata alcuna rivendicazione per l’atto. Sul marciapiede situato nei pressi e sulla scalinata che porta sulla banchina del canale nascosta al passaggio delle auto sulla via Savonarola sono rimasti dei segni di bianco, che potrebbero essere indice della fuga dei responsabili.

Tra i primi a condannare l’eliminazione del murales c’è stato il sindaco della città, Jamil Sadegholvaad: “Le ’sentinelle della libertà’ hanno provveduto alla ’liberazione’ di Rimini passando una mano di vernice bianca sul murale di via Savonarola – ha scritto sul suo profilo Facebook – Savonarola non a caso: c’è sempre un rogo, o un pennello che censura e cancella, nella testa degli intolleranti e dei violenti. In quella figura maschile che allatta al senovedo il magico mistero della paternità. Essere padre, e lo provo ogni giorno sulla mia pelle, non significa solo portare i calzoni e tutta la ridondante oleografia di un ruolo che la convenzione vede come accessorio. Il bianco della loro vernice è l’assenza di colore della loro vita”.

Il primo cittadino ha assicurato che “verranno utilizzate le immagini per individuare i responsabili“.

L’amministrazione comunale ha già presentato denuncia alle autorità, che stanno indagando per individuare i responsabili. L’artista, nonostante le polemiche emerse subito dopo la realizzazione, aveva difeso il suo lavoro: “Quel muro lungo via Savorarola – ha detto a Il Resto del Carlino – era già stato usato gli scorsi anni in occasione del Trans Day of Visibility e del Trasn Day of Remembrance, con azioni promosse da associazioni e da collettivi del territorio. Il tema era lo stesso: l’inclusione. L’inclusione di tutti i corpi, dei temi transfemministi nei dibattiti cittadini. Il dar voce a chi viene considerato ancora un outsider nella nostra società”. 

 

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