Svastiche sulla lapide di Alfredino Rampi, il bimbo morto nel pozzo a Vermicino

L'associazione fondata in sua memoria ha commentato: "Siamo increduli e senza parole. Si tratta di qualcosa che nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover commentare. E' forse anche il segno del degrado di questi tempi. Siamo costernati".

È stata profanata la tomba di Alfredino Rampi, il bimbo di sei anni che morì cadendo in un pozzo a Vermicino, nel comune di Frascati, il 13 giugno 1981. Undici svastiche sono state rinvenute al cimitero del Verano di Roma, sulla lapide del bimbo morto dopo una lunga agonia in un pozzo artesiano. Dopo quasi tre giorni di fallimentari tentativi di salvataggio, infatti, Alfredo morì a una profondità di circa 60 metri.

Una vicenda che colpì l’opinione pubblica italiana nel profondo, che tenne le persone incollate alla diretta televisiva della Rai durante le ultime 18 ore del caso, in attessa di un salvataggio che non arrivò mai, e che rimane ancora oggi uno dei casi mediatici e tra i lutti collettivi più rilevanti della storia italiana.

Lo sdegno è quindi enorme di fronte a un atto di vandalismo alla memoria di un bambino innocente. L’associazione Alfredo Rampi, a cui fanno riferimento i genitori del piccolo, ha comunicato:

Siamo increduli e senza parole. Si tratta di qualcosa che nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover commentare. E’ forse anche il segno del degrado di questi tempi. Siamo costernati.

Proprio sabato 28 maggio, nel quartiere della Garbatella, era stato inaugurato un murales dedicato ad Alfredino. Su Twitter, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha commentato:

Un colpo al cuore la profanazione della tomba di Alfredino Rampi. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di San Lorenzo, che stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Nel mentre, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha assicurato:

Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori. Questi barbari si vergognino.

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