Sebbene rischiamo di dimenticarcelo e di perdere il focus per la questione, la guerra in Ucraina non si è mai fermata: le forze russe hanno recentemente aperto il fuoco sul distretto di Saltivskyi a Kharkiv, uccidendo tre civili, tra cui un 13enne, e ferendo altre 17 persone, come ha detto alla stampa il governatore di Kharkiv Oleh Synehubov.

É diventata virale ed emblematica la foto del padre del 13enne rimasto ucciso, che disperato stringe la mano di suo figlio, coperto da un telo, mentre una poliziotta cerca di consolarlo.

Prosegue l’offensiva russa nel Donbass, e sono state segnalate esplosioni anche a Mykolaiv, come ha condiviso Unian. Bombardamenti anche su Donetsk, dove sono state distrutte due scuole: lo ha denunciato Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, su Telegram.

Secondo l’agenzia atomica ucraina Energatom, inoltre, i russi vorrebbero collocare il loro arsenale di armi a Zaporizhzhia, la centrale nucleare ucraina.

Non solo Donbass: il ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov ha spiegato in un comunicato stampa che la Russia estenderà i suoi obiettivi militari e strategici finché l’Occidente continuerà a mandare aiuti all’Ucraina.

Il direttore della CIA, William Burns, ha dichiarato in un intervento all’Aspen Security Forum in Colorado che le perdite russe dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio contano 15mila soldati morti e circa 45mila feriti, secondo le stime USA. “Quindi una serie di perdite piuttosto significativa“, ha detto Burns.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio condiviso sul web, ha dichiarato che le azioni della Russia contro l’Ucraina sono un test: “La Russia sta testando sull’Ucraina tutto ciò che può essere utilizzato contro altri Paesi europei“, ha detto Zelensky. “Ha iniziato con le guerre del gas e si è concluso con un’invasione su vasta scala“.

A proposito di gas, l’UE ha intenzione di ridurre la domanda di gas del 15% entro marzo 2023, secondo il piano della Commissione. Inoltre, è stato confermato l’invio di una quinta tranche di aiuti militari per 500 milioni di euro all’Ucraina, come ha scritto su Twitter il Rappresentante per la Politica Estera, Josep Borrell.

Borrell ha dichiarato che l’Europa continuerà a rimanere “concentrata e ferma nel suo sostegno all’Ucraina, insieme ai partner“.

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