La risposta di Marlène Schiappa, la viceministra francese sulla copertina di Playboy

La 40enne è la la prima donna politica a finire sulla prima pagina del giornale, dove ha parlato di tutto, dalla politica alla violenza sulle donne, dall'ecologia all'economia: tante le polemiche, ma lei difende la sua libertà di agire.

Ricoprire una carica istituzionale importante porta inevitabilmente a essere al centro dell’attenzione, non solo nelle occasioni pubbliche, ma spesso anche per quanto si fa nella propria vita privata. Ne sa qualcosa la viceministra francese Marlène Schiappa, segretaria di Stato all’Economia sociale e solidale e, nel primo mandato di Emmanuel Macron, ministra per le Pari opportunità, comparsa in copertina su Playboy.

Questa scelta le ha permesso di finire nella storia: lei ora è infatti la prima donna politica a finire sulla prima pagina del giornale, scelta perché considerata in grado di rispondere anche a domande scomode, come quelle relative a violenza contro le donne e nelle famiglie, ecologia, riscaldamento climatico e letteratura. Chi la conosce bene sapeva che non si sarebbe sottratta ed è quello che effettivamente è accaduto.

La politica, a differenza di quanto fatto dalle donne a cui la rivista fondata da Hugh Hefner ha dato spazio negli anni (è nota per le immagini delle “conigliette” e di donne nude) appare vestita, ma questo non è comunque piaciuto ad alcuni colleghi. In tanti l’hanno criticata in modo anche piuttosto duro. “Marlène Schiappa è vestita e porta un abito bianco lungo“, è la precisazione data dal suo Ministero, ma questo non è bastato a sedare gli animi. “Non importa come è vestita, è una cosa da matti. Non è possibile una cosa del genere in piena crisi sociale sulle pensioni“, sarebbe stato il pensiero di un consigliere a Le Parisien. C’è stato chi ha provato a sfruttare l’ironia, ma con parole da cui traspare tutta la disapprovazione: “Abbiamo sperato, purtroppo invano, che fosse un pesce d’aprile“, è stato il pensiero di altri.

I più stretti collaboratori di Schiappa hanno provato a prendere le sue difese, in attesa della pubblicazione del giornale, prevista per sabato 8 aprile 2023, dove lei comparirà davanti al logo di Playboy con i colori della bandiera francese: “Abbiamo sempre rivendicato il fatto di parlare a tutti e di avere una comunicazione non convenzionale – si legge sul Corriere della SeraDel resto, questo è uno dei motivi dei numerosi sostegni di cui gode la segretaria di Stato. Marlene Schiappa è l’unica nel governo capace di rispondere a una rivista come Playboy, è la prima politica a comparire sulla sua copertina. Nell’intervista Marlene Schiappa parla della libertà delle donne in Afghanistan e ricorda che la Francia difende il diritto all’aborto ma anche i diritti LGBT+ sulla scena internazionale”.

La diretta interessata anche in questo frangente ha dimostrato quanto sia sicura di sé e ha preso posizione rimandando al mittente ogni contestazione arrivata nei suoi confronti: “La difesa del diritto delle donne a disporre del proprio corpo ovunque e sempre – ha scritto – In Francia le donne sono libere. Con buona pace dei retrogradi e degli ipocriti”.

Già in passato la 40enne era finita nell’occhio del ciclone: a marzo 2023 aveva reso nota in modo ufficiale, soprattutto per evitare accuse relative a eventuali conflitti di interesse, la sua relazione con Matthias Savignac, presidente della Mgen, la mutua che copre i rischi sanitari dei dipendenti dell’Educazione nazionale. Da allora, come previsto dalle regole, le sono stati sottratti alcuni “dossier”, a rischio di destare sospetti. Nel 2021, invece, era stata immortalata con alcune influencer, altro comportamento ritenuto non adatto per chi ha un incarico come il suo. Lei, però, sembra essere intenzionata ad andare avanti per la sua strada, incurante di chi la pensa diversamente, la sua libertà viene prima di tutto.

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