Ancora problemi in casa Ryanair. Oggi, infatti, hanno scioperato i piloti della compagnia aerea low cost causando non pochi disagi ai passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Irlanda, Svezia, Belgio, Olanda e Germania. Stavolta l’Italia ne è rimasta fuori. Ma cosa chiedono i piloti che lavorano sugli aeromobili Ryanair? Migliori condizioni contrattuali. La maggior parte di loro chiedono di diventare dipendenti della compagnia visto che sarebbero tutti esterni.

Il modello di Ryanair – che come saprete offre voli a costi bassissimi – è quello di avere solo il 30% dei piloti assunti, il resto tutti esterni. Il 70%, infatti, transiterebbe da società di somministrazione come Brookflield, Storm Aviation e Dorato Aviation, come scrive il Corriere.it in un approfondimento.

Intanto sono stati cancellati 400 voli sui 2.400 previsti in tutta Europa. In totale, come scrive l’agenzia di stampa Ansa.it, sono circa 55mila i passeggeri colpiti dalla mobilitazione. In Germania sono stati coinvolti 12 scali e la compagnia low cost è stata costretta a cancellare 250 voli annunciando a tutti i suoi utenti che potranno cambiare il biglietto senza pagare alcun sovrapprezzo o avere indietro i propri soldi. In Belgio sono 104 i voli cancellati e 14mila i passeggeri coinvolti. Nello csalo di Charleroi, una trentina di piloti ha esposto cartelli con su scritto “Ryanair deve cambiare”.

In Olanda, invece, Ryanair è riuscita a sostituire tutti i piloti in sciopero con colleghi di altra nazionalità e quindi tutti i voli sono stati confermati. Cancellazioni anche in Italia: 5 voli sono rimasti a terra a Ciampino, altri 14 cancellati a Orio al Serio. Il Codacons ha ricordato ai passeggeri italiani che hanno diritto “non solo al rimborso del biglietto ma anche alla compensazione pecuniaria” che va dai 250 euro ai 600 euro in caso di volo cancellato o ritardo nell’arrivo a destinazione.

Per Ryanair si tratta di uno “spiacevole e ingiustificato” sciopero: l’85% dei voli in programma – fanno sapere – sono stati operati regolarmente.

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