Care mamme, è arrivato il momento di accompagnare i vostri figli a scuola. Di svegliarvi presto la mattina, di fare una corsa contro il tempo e alla fine di arrivare puntuali al suono della campanella. Un ritorno sui banchi di scuola che non sarà facile per nessuno. Prima campanella, infatti, per quasi un milione di studenti. Dopo l’Alto Adige, oggi tocca all’Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Il 12, invece, sarà la volta di Campania, Sicilia, Lombardia, Valle D’Aosta, Umbria, Veneto e provincia di Trento. Gli ultimi a rientrare in classe saranno i pugliesi, come confermato dai principali quotidiani italiani.

Ma scopriamole subito nel dettaglio, regione per regione:

Abruzzo – 10 settembre
Basilicata – 10 settembre
Friuli Venezia Giulia – 10 settembre
Piemonte  – 10 settembre

Campania – 12 settembre
Lombardia – 12 settembre (scuole dell’infanzia: 5 settembre)
Sicilia – 12 settembre
Provincia di Trento – 12 settembre (scuole dell’infanzia: 3 settembre)
Umbria – 12 settembre
Valle d’Aosta – 12 settembre
Veneto – 12 settembre

Molise – 13 settembre

Marche – 17 settembre
Calabria  – 17 settembre
Emilia Romagna  – 17 settembre
Marche  – 17 settembre
Lazio  – 17 settembre
Liguria  – 17 settembre
Sardegna  – 17 settembre
Toscana – 17 settembre

Sui banchi quest’anno ci saranno 8,6 milioni di studenti delle scuole statali e paritarie.  Questo il tweet del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per aprire l’anno scolastico:

Il mio in bocca al lupo a tutti i ragazzi e le ragazze: studiate, divertitevi, date il meglio e abbiate ogni giorno fiducia in voi stessi. E buon lavoro agli insegnanti.

Per il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, la scuola “si deve muovere su parametri che dovranno avere al centro dell’attenzione i bambini”: “Penso che i nostri studenti siano i nostri principali attori e noi abbiamo una grande responsabilità nei loro confronti” ha dichiarato a Rai Radio 1. Poi ha ricordato lo stanziamento di 7 miliardi di euro per “sostenere i costi relativi alle certificazioni degli edifici”. Infine ha annunciato procedure più veloci per facilitare l’ingresso di “insegnanti giovani”:

Lo faremo attraverso percorsi paralleli con certificazioni e anche abilitazioni per gli studenti durante il loro percorso universitario.

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