4 motivi per cui se sei un/a runner dovresti correre senza ascoltare musica
Contrariamente a quanto si pensa, correre ascoltando musica può essere fonte di stress per la mente. Vediamo come.
Contrariamente a quanto si pensa, correre ascoltando musica può essere fonte di stress per la mente. Vediamo come.
A quale runner non è mai capitato di correre ascoltando della buona musica?
D’altronde ascoltare la musica è spesso il modo più efficace per distrarsi dagli impegni e dalle preoccupazioni quotidiane, ci permette di evadere per un po’ dalla realtà e di isolarci dal resto del mondo.
Diversi studi, tuttavia, hanno dimostrato che dedicarsi a questa attività durante la corsa può essere deleterio per il nostro organismo (la situazione è completamente diversa, invece, se ascoltiamo musica mentre studiamo o lavoriamo).
Abbiamo selezionato quattro motivi per cui sarebbe meglio fare a meno della musica durante la nostra corsetta giornaliera.
Questione di logica, alla fine.
Indossare le nostre amate cuffiette mentre corriamo può impedirci di sentire rumori esterni potenzialmente pericolosi: un’auto che sfreccia ignorando le regole di precedenza, per esempio, o urla di avvertimento che potrebbero salvarci la vita.
Forse non tutti sanno che le orecchie sono apparati importantissimi in grado di trasmettere una mole incredibile di dati al cervello mentre corriamo, aiutandoci a mantenere l’equilibrio, ottimizzare la tecnica e il ritmo e regolando quella che viene definita propriocezione. La propriocezione può essere definita come la capacità del corpo di ricevere ed elaborare gli stimoli esterni, rispondendo con un movimento adeguato. Questa capacità ci permette di mantenere stabilità e senso dell’orientamento. Ascoltare la musica mentre si corre, quindi, può compromettere anche la qualità della prestazione.
Quando corriamo di solito adeguiamo, in modo del tutto spontaneo, in nostro respiro all’andatura che stiamo tenendo. Il ritmo inspirazione/espirazione è quindi cadenzato con molta precisione. Se si ascolta la musica questo ritmo interiore viene facilmente perso, perché “disturbato” da quello del pezzo che stiamo ascoltando. Va da sé che una cattiva respirazione conduce a un senso di affaticamento più acuto.
Correre ha effetti straordinariamente benefici sul nostro cervello.
Secondo l’americano Chris Friesen, durante il jogging la nostra mente diventa una vera e propria spugna, capace di assorbire un gran numero di informazioni. Non solo! L’allenamento fisico favorisce la produzione di dopamina e serotonina, e il senso di positività trasmesso a tutto il corpo da il via libera al pensiero creativo e analitico.
Si può quindi concludere che il nostro allenamento quotidiano ha un’importanza estrema per la salute non solo del nostro corpo ma anche del nostro cervello, che elimina così tutte le scorie emotive che lo limitano considerevolmente.
L’attività fisica è un’esperienza intima con se stessi, un’occasione di meditazione profonda – quella che i buddisti chiamano mindfullness – che ci ricongiunge con la natura.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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