Alle 14 in punto di domenica 10 maggio Silvia Romano è atterrata all’aeroporto di Ciampino. La 24enne è rimasta all’interno del “Falcon” per circa 15 minuti prima di uscire.

Una volta fuori, ha prima salutato sorridente i presenti e immediatamente dopo ha abbracciato la sorella, la madre e il padre, giunti allo scalo romano per accoglierla. Presenti sul posto anche Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, che le hanno stretto la mano. Silvia aveva ancora addosso i vestiti tradizionali somali con i quali era stata liberata, oltre a una mascherina. Molti suoi concittadini, dopo averla vista in TV, hanno fatto partire un lungo applauso dai balconi e dalla strade della città.

Le buone notizie inaspettate hanno sempre un sapore più dolce. Dopo mesi di silenzio e di mistero intorno al suo caso, intorno alle 17:20 il Premier Giuseppe Conte ha annunciato che Silvia Romano, la cooperante italiana rapita in Kenya nel novembre del 2018, è stata liberata.

Conte ha annunciato la notizia su Twitter, ha ringraziato l’intelligence italiana e ha scritto che aspetta con ansia Silvia in Italia.

A novembre sarebbero passati due anni dal suo rapimento. La giovane milanese era stata presa in ostaggio da alcuni uomini armati nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri a ovest dalla città di Malindi. Lavorava per l’onlus marchigiana “Africa Milele” e seguiva un programma a sostegno dei bambini orfani di una regione keniota. Alcuni uomini armati la rapirono mentre era nel suo appartamento.

Nei giorni successivi al rapimento di Silvia Romano la notizia fu motivo di discussione in Italia e in molti altri paesi europei. Per tutto il 2019 si sono avute solo notizie poco attendibili di presunti avvistamenti.

I rappresentanti del Governo Conte 1 e Conte 2 hanno sempre promesso di essere al lavoro per liberarla il prima possibile. Dopo mesi di silenzio, è arrivata l’inattesa svolta nel pieno dell’emergenza coronavirus.

Al momento non si conoscono i dettagli della sua liberazione ma dalle prime informazioni pare che si sia trattata di una missione compiuta dall’intelligence italiana in collaborazione con quella turca e somala. Inoltre Silvia sarebbe stata liberata all’alba di oggi 9 maggio. Al momento si trova nell’ambasciata italiana a Mogadiscio.

Domani mattina, con ogni probabilità, la ragazza atterrerà a Ciampino e tornerà dalla sua famiglia. Suo padre Enzo ha dichiarato all’Ansa di non aver ancora retto l’urto e ha aggiunto che finché non sentirà la voce di sua figlia non ci crederà. “Mi lasci ricevere la notizia ufficialmente da uno dei referenti”, ha detto al cronista dell’Ansa che l’ha raggiunto in seguito all’annuncio di Conte.

Silvia Romano ha anche lasciato una prima brevissima dichiarazione ufficiale poco dopo le 18, dall’ambasciata italiana in Madagascar: Sono stata forte e ho resistito. Sto bene, non vedo l’ora di tornare in Italia“.

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