Un terzo delle persone tende a rimandare l’appuntamento dal proprio medico di famiglia anche se sperimenta i potenziali sintomi del cancro al pancreas, perché spesso non li riconosce come tali.

Ad affermarlo è un sondaggio condotto dalla Savanta ComRes per conto della Pancreatic Cancer UK. Secondo la ricerca, il 28% delle persone nel Regno Unito aspetterebbe anche più di tre mesi per contattare un medico dopo la comparsa dei primi sintomi, nonostante il cancro al pancreas sia tra i tumori comuni più mortali.

Si è inoltre constatato che il 51% delle persone partecipanti al sondaggio avrebbe ritardato la ricerca di aiuto il più a lungo possibile per non voler “essere un onere per il Sistema Sanitario Nazionale”.

Secondo Pancreatic Cancer UK, il cancro al pancreas è una malattia che non lascia scampo, con una possibilità di sopravvivere oltre cinque anni inferiore al 7%. Occorrerebbe, quindi, recarsi dal proprio medico curante il prima possibile, entro massimo quattro settimane dalla comparsa dei primi sintomi.

Una diagnosi precoce è indispensabile per aumentare le possibilità di sopravvivenza, ma circa l’80% delle persone a cui viene diagnosticato il cancro lo scopre solo quando la malattia è in uno stadio avanzato. Questo succede anche perché i sintomi del cancro possono essere difficili da riconoscere. Alcuni sintomi possono essere mal di schiena, difficoltà di digestione, mal di stomaco, perdita di peso e itterizia (ingiallimento della pelle o degli occhi), che è considerato il sintomo più importante per riconoscere il cancro al pancreas.

“Molte persone non hanno una buona consapevolezza dei sintomi del cancro al pancreas”, ha dichiarato al The Independent il dottor David Chang, consulente chirurgo pancreatico presso la Glasgow Royal Infirmary e responsabile traslazionale della Precision Panc Platform. “Il motivo principale risiede nella difficile identificazione dei sintomi legati a questa malattia. Potrebbe semplicemente manifestarsi come un semplice mal di pancia che va e viene”.

Diana Jupp, amministratore delegato della Pancreatic Cancer UK ha detto al The Independent che “è estremamente preoccupante sentire che così tante persone rimandano la ricerca di aiuto così a lungo. Il cancro al pancreas non è sparito a causa del Covid-19″.

“Non vogliamo far andare nel panico coloro che presentano alcuni o tutti questi sintomi, perché con ogni probabilità la maggior parte di loro non avrà il cancro al pancreas”, ha aggiunto Jupp. “Ma è assolutamente vitale che le persone imparino di più su questa malattia, ne parlino con i loro cari e i loro medici di base e ci aiutino a porre fine alla cultura del silenzio intorno al cancro più mortale in assoluto”.

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