Tasnim Ali: "Nessuno vuole affittarmi una casa perché porto l'hijab. È razzismo"

Tasnim Ali, conosciuta dal pubblico come “la tiktoker con il velo” e testimonial di diversi brand come Mugler, si è sfogata su Instagram denunciando l’incredibile difficoltà nel trovare casa.

La tiktoker, che ha partecipato per BOSS all’evento BOSSxRusselAthletic alla Milano Fashion Week, si è sposata pochi mesi fa. Tutto era pronto per iniziare un nuovo capitolo della sua vita con il marito, ma le cose non sono andate come Tasnim sperava.

La coppia ha cominciato a cercare casa per iniziare la convivenza. “Se chiamo al telefono, dall’altra parte non si può sapere se sono “straniera” o meno. Quando dico il nome, già la voce inizia a cambiare. Poi anche solo dopo 10 minuti o anche il giorno stesso dell’appuntamento, mi dicono “Eh no, purtroppo la casa è stata già affittata”, si è sfogata Tasnim sul suo profilo Instagram, che conta 120mila followers. 

Tasnim Ali, tra l’altro, non è straniera, ma italiana. Nata da genitori egiziani, è nata ad Arezzo e cresciuta a Roma. La tiktoker ha anche spiegato come sia stata costretta a togliere la sua foto profilo Whatsapp, perché quando gli agenti immobiliari vedono il suo hijab, smettono di risponderle.

“Come si chiama questo? Razzismo“, conclude Tasnim. E di questo si tratta. Purtroppo, non è la sola persona con origini straniere ad avere certi tipi di problemi. E che lei sia straniera o italiana non fa molta differenza. Una persona che deve “assicurarsi” che il cliente sia italiano per affittargli casa è già qualcosa di ridicolo e inaccettabile.

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La ragazza ha condiviso la sua esperienza specificando che confrontandosi con altre persone ha capito quanto questo problema sia diffuso. E per quanto molti abbiano una certa riluttanza ad affittare casa agli stranieri per paura che loro, a un certo punto, smettano di pagare per tornare nel loro Paese, non è accettabile che tutto si riduca alla generalizzazione.

Ogni persona è una storia diversa. Generalizzare e impedire agli stranieri di ottenere casa, lavoro, e tutte le cose necessarie della vita non fa che confermare quanto il razzismo in Italia sia un problema grave che va estirpato il prima possibile.