Mentre Russia e Ucraina hanno dato il via ai negoziati che, si spera, possano portare a una pace rapida, nelle strade delle città ucraine la gente continua a cercare riparo dai bombardamenti. I neonati sono stati spostati dai reparti di terapia intensiva degli ospedali in veri e propri bunker, mentre per i bambini malati di cancro la situazione è più critica.

Lo fa sapere SoleTerre, onlus che da anni si occupa di curare i piccoli pazienti oncologici e, in generale, i bambini in situazioni difficili. Oggi il suo presidente, lo psicologo Damiano Rizzi, fa il punto della situazione, spiegando che molti dei bambini di Kiev sono stati trasferiti dalla casa d’accoglienza in cui si trovavano a un ospedale, dove è presente un rifugio antibombe. Sono stati sospesi gli interventi chirurgici, mentre le chemioterapie sono andate avanti.

Quattro dei bambini evacuati da Kiev, dopo essere stati ospitati in un ospedale di Ternopil sono finalmente in un Centro pediatrico a Varsavia.

Non tutti, però, sono riusciti a lasciare le città assediate dall’esercito russo: a Leopoli sono rimasti 36 piccoli pazienti e 35 pazienti oncologici gravi, mentre nella casa d’accoglienza della capitale sono rimaste cinque famiglie.

L’oncologo pediatra Roman Kizyma, referente di SoleTerre di Leopoli, mostra la situazione del reparto oncologico dell’ospedale, ancora pieno di bambini.

Per aiutare SoleTerre è possibile effettuare una donazione tramite il link che si trova nella bio della pagina Instagram ufficiale della onlus.

 

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