Ucraina: il video dei neonati della terapia intensiva trasferiti in un bunker

Circa una dozzina di bambini, accuditi dal personale dell'unità neonatale, sono stati portati nel seminterrato del rifugio, dove è stato improvvisato un ospedale da campo: "Questa ora è la nostra realtà. Riuscite ad immaginarlo?", ha commentato il dottor Denis Surkov, del Dnipropetrovsk Oblast Children's Clinical Hospital.

Giovedì 24 febbraio, mentre le forze russe invadevano l’Ucraina, i neonati dell’unità di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Dnipro sono stati trasferiti in un rifugio antiaereo situato nei sotterranei della struttura.

Circa una dozzina di bambini, accuditi dal personale dell’unità neonatale, sono stati frettolosamente portati nel seminterrato del rifugio, dove è stato improvvisato un ospedale da campo.

Nel video diffuso dal New York Times, si possono vedere le infermiere prendersi cura dei piccoli: “Questa è la terapia intensiva neonatale. In un rifugio antiaereo. Riuscite ad immaginarlo?”, ha commentato alle telecamere il dottor Denis Surkov, capo dell’unità neonatale del Dnipropetrovsk Oblast Children’s Clinical Hospital. “Questa ora è la nostra realtà”, ha aggiunto.

Giovedì Dnipro è stata tra le città bombardate dalla Russia. I missili hanno colpito obiettivi sia lì che a Kharkiv e in molti altri paesi. Da qui la scelta di portare immediatamente i neonati al sicuro, per quanto fosse possibile. “Eravamo nervosi, molto confusi”, ha spiegato il dottor Surkov.

È stato proprio il medico a dare il video al quotidiano americano, mentre a filmare era un suo collega, che riprendeva le infermiere intente ad accudire i neonati disposti in file e avvolti in coperte su letti improvvisati.

Dnipro, che si trova nell’Ucraina orientale, è una delle otto città sotto assedio dall’inizio dell’invasione. Anche l’aeroporto è stato chiuso e i collegamenti sono quasi tutti sospesi. Altri filmati in rete documentano come anche a Kiev i bambini del reparto oncologico siano stati costretti a ripararsi con le loro madri nel seminterrato della onlus ⁦Soleterre.

Il presidente dell’associazione benefica, Damiano Rizzi, giovedì 24 febbraio a PiazzaPulita ha dichiarato: “Tutto il nostro personale si è spostato negli scantinati, nei bunker. Anche negli ospedali ci sono dei rifugi. Ci sono 25 bambini più gravi che non potevano essere portati altrove, chi può viene spostato. Pensare alla fragilità di un bambino paziente oncologico, al trauma che già è dover affrontare la malattia, è qualcosa che va oltre l’umanità”.

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