Pornhub continua a far parlare di sé. E questa volta non c’entrano donne nude riprese senza il loro consenso (non proprio, almeno). Il famoso sito hard dovrebbe ricevere a breve – secondo quanto riportato dal Corriere – una diffida da parte dell’ufficio legale della Galleria degli Uffizi e anche da parte del Louvre.

Il motivo? L’iniziativa Classic Nudes viola i diritti di copyright delle opere contenute nel museo. E non è tutto. A quanto pare sembrerebbe proprio che i musei coinvolti nell’iniziativa siano stati inseriti a loro insaputa nel sito porno, diventando una sorta di categoria di Pornhub. Tra questi anche il Museo d’Orsay di Parigi, il Metropolitan Museum of Modern Art di New York, il Prado di Madrid e la National Gallery di Londra.

A metà luglio, il sito hard aveva lanciato il progetto Nudi classici, con l’intento di invogliare le persone a tornare nei musei e riscoprire (anche) l’arte erotica. Per sponsorizzare l’iniziativa Pornhub ha realizzato dei video promozionali, con testimonial la pornodiva Ilona Staller, meglio conosciuta con il nome d’arte Cicciolina.

Con una tutina attillata, in piedi su una conchiglia, l’attrice hard ha interpretato La nascita di Venere, di Botticelli. Ma le clip non si sono fermate lì. Il numero dei capolavori citati da Pornhub con tanto di video allegorico e commenti a doppio senso si stanno moltiplicando, da La Maja desnuda di Francisco Goya fino a L’origine del mondo di Gustave Courbet.

Il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt, non ha rilasciato commenti ma ha informato il ministero dei Beni Culturali e l’avvocatura dello Stato perché valutino la situazione. Sarebbe proprio grazie a loro che la diffida è stata preparata e spedita all’indirizzo di MindGeek Holding, società lussemburghese proprietaria del sito di pornografia online Pornhub.

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