Si sta diffondendo la nuova variante Covid LP.8.1: le cose da sapere

La variante Covid LP.8.1, rilevata per la prima volta nel 2024, si sta diffondendo in Asia e in altre aree del mondo: sintomi lievi, alta contagiosità, ma vaccini ancora efficaci secondo l’OMS.

Non è una novità dell’ultima ora, ma la variante LP.8.1 del SARS-CoV-2 è tornata sotto i riflettori per l’aumento dei casi in alcune regioni dell’Asia come Singapore e Hong Kong. A parlarne è stato anche l’infettivologo Matteo Bassetti, che ha evidenziato come la crescita dei contagi sia legata anche alla riduzione dell’immunità vaccinale nel tempo.

A preoccupare maggiormente sono i Paesi dove le coperture vaccinali restano basse:

Se questa variante dovesse colpire l’India, un Paese dove si è vaccinato pochissimo contro il Covid, sarebbe un bel problema, ha detto Bassetti ad Adnkronos.

Da dove arriva la variante Covid LP.8.1

Classificata come “variante sotto monitoraggio” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità già a gennaio 2025, LP.8.1 appartiene alla famiglia Omicron, ed è una discendente del lignaggio JN.1, a sua volta all’origine della variante KP.1.1.3. Secondo l’approfondimento, il virus ha subìto nove mutazioni nella proteina spike, la chiave che consente al virus di penetrare nelle cellule umane.

Queste mutazioni potrebbero aver aumentato la capacità di diffusione della LP.8.1 rispetto ad altre sottovarianti come XEC, pur restando meno infettiva rispetto alla JN.1 da cui ha avuto origine.

I sintomi della variante Covid LP.8.1: nessun aggravamento

Secondo i dati disponibili, i sintomi della LP.8.1 non risultano più gravi rispetto a quelli delle varianti precedenti. Si confermano quindi disturbi simili a quelli influenzali, come:

  • febbre

  • tosse

  • raffreddore

  • mal di gola

  • dolori muscolari

  • spossatezza

Finora, non sono stati segnalati casi con sintomatologie più severe, e non si osserva un aumento dell’ospedalizzazione dovuto a questa variante.

Rischio basso e vaccini efficaci

In un comunicato stampa di febbraio 2025, l’OMS ha ribadito che il rischio aggiuntivo rappresentato da LP.8.1 è considerato “basso”. I vaccini attualmente raccomandati, in particolare quelli a mRNA aggiornati su JN.1 e KP.2, dovrebbero restare efficaci nel prevenire le forme sintomatiche e gravi anche in caso di infezione con LP.8.1.

La variante presenta infatti un livello di “fuga immunitaria” comparabile a quello di XEC, che non ha compromesso in modo significativo la protezione vaccinale. Questo vuol dire che non è il caso di allarmarsi, ma di mantenere una sorveglianza attiva, soprattutto nei Paesi meno protetti.

Variante Covid LP.8.1: nessun allarme, ma attenzione

La variante LP.8.1 ci ricorda che il virus continua a circolare ed evolversi, ma anche che gli strumenti per difenderci – vaccini in primis – restano efficaci. La sfida, ancora una volta, è una gestione globale e coordinata, che tenga conto delle diseguaglianze vaccinali e della necessità di campagne di richiamo nei contesti più esposti.

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