Nel processo contro Alessandro Impagnatiello, che ha ucciso la compagna 29enne Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza, è stato mostrato il video del babyshower girato il 17 marzo 2023, quando lui stava già avvelenando lei e il bambino, che avevano deciso di chiamare Thiago.

Il video è stato mostrato dalla pubblica accusa giovedì 7 marzo al Tribunale di Milano, durante la terza udienza del processo, che ha proiettato il filmato: nelle immagini si vedono Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello, 30 anni, nella loro casa di Senago, dove il 27 maggio la ragazza è stata accoltellata dal compagno, che festeggiano insieme alle famiglie, con i cugini piccoli che corrono felici per casa con i palloncini rosa e azzurri, in attesa di scoprire il sesso del nascituro. Alla fine del video si vede la coppia scoppiare un grande palloncino che contiene tanti palloncini azzurri, e le due famiglie che esplodono di gioia cantando in coro “maschio, maschio!”

All’epoca del filmato, però, Alessandro Impagnatiello stava già avvelenando Giulia Tramontano e il loro bambino. Come accertato dalla Procura, infatti, i tentativi di Impagnatiello di avvelenare Giulia Tramontano andavano avanti da oltre tre mesi. Il 30enne, barman dell’Armani Cafè, all’epoca del video aveva già ordinato una confezione di cloroformio e acquistato del veleno per topi da somministrare alla compagna e al bambino che stavano festeggiando.

Già a dicembre 2022 Giulia Tramontano scriveva a sua mamma di sentire “un gran bruciore allo stomaco” e anche allo stesso Impagnatiello diceva di non sentirsi bene. Come emerso dalle indagini e dal processo, il barman, proprio in quei giorni, stava cercando su internet “veleno topi incinta”, “veleno per topi gravidanza”, “uccidere feto”, “avvelenare feto”, “ammoniaca feto”, “veleno per topi caldo”.

Poi, il 27 maggio 2023, Impagnatiello ha ucciso la compagna quando è rientrata dal lavoro nel loro appartamento di via Novella a Senago (Milano), sferrandole 37 coltellate, per poi tentare di disfarsi del corpo in più di un’occasione, provando anche a bruciarlo. Il cadavere è stato ritrovato successivamente in un box, poco lontano dalla loro casa.

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