Un’adolescentescomoda”, il dramma dello stupro e una Trieste che fa da sfondo. Ne La ragazza ha volato, film che verrà presentato alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia (in calendario dall’1 all’11 settembre 2021), Wilma Labate non si è risparmiata.

Nel film, inserito nella sezione Orizzonti Extra della kermesse dedicata al cinema d’autore, la regista e sceneggiatrice romana ha deciso di raccontare il dramma di Nadia, un’adolescente di 16 anni vittima di violenza sessuale. “Voglio che lo spettatore provi disagio e dolore, lo stesso che prova la giovane donna vittima di stupro”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. E la scena di violenza è lunga, realistica, molto dolorosa, non risparmia nulla allo spettatore. “Dura venti minuti che sono un’eternità, sembrano due ore, è così che si svolgono quelle cose, volevo raccontare quella scena non in modo simbolico ma in tempo reale, per far sentire l’angoscia di chi deve subire”.

Il film è un grido d’amore e sofferenza allo stesso tempo: “Quella che racconto è una sopraffazione che accade a nove donne su dieci, che convivono con quel trauma per tutta la vita. Per questo ho scelto una Trieste sconosciuta che potrebbe essere ovunque, sia in Italia che all’estero”.

Nel film Nadia è interpretata da Alma Noce, attrice torinese di 20 anni al suo primo ruolo da protagonista. “Lei è puro istinto, dopo un lungo colloquio non sapevo cos’altro domandarle e le ho chiesto di urlare: quell’urlo si è sentito in tutto il palazzo”. Il film è prodotto da Tralab Srl e Nightswim Srl con Rai Cinema, in coproduzione con Staragara Institut (Slovenia), con il supporto di Friuli-Venezia Giulia Film Commission. La sceneggiatura è dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, che avevano scritto questa storia ormai già da diversi anni, ben prima del loro esordio.

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