Yvon Chouinard, 83 anni, detiene Patagonia, famosa società statunitense di abbigliamento outdoor valutata circa 3 miliardi di dollari, insieme alla moglie e ai due figli: adesso la famiglia ha deciso di cedere la società per garantire che i profitti vadano a beneficio del pianeta.

Chouinard, che ha fondato Patagonia quasi 50 anni fa, ha annunciato la decisione in un’intervista con il New York Times: la famiglia ha trasferito irrevocabilmente le azioni con diritto di voto, pari al 2% del totale, in una nuova entità no-profit denominata Patagonia Purpose Trust. I Chouinard hanno inoltre donato il restante 98% delle azioni comuni a una nuova no-profit chiamata Holdfast Collective.

Patagonia rimarrà quindi una società privata a scopo di lucro, con base a Ventura, in California, vendendo oltre 1 miliardo di capi d’abbigliamento per l’outdoor, ma i Chouinard non saranno più i proprietari.

Il nostro unico azionista ora è il Pianeta“, ha detto Yvon Chouinard al New York Times, definendo la sua scelta una “evoluzione naturale e logica” per concretizzare la sua attenzione e il suo impegno per salvaguardare l’ambiente.

Il fondo sarà controllato dai membri della famiglia e dai consiglieri degli stessi, che si assicureranno che Patagonia gestisca tutte le attività in modo socialmente responsabile e ceda tutti i profitti allo scopo di combattere la crisi climatica e proteggere i terreni non sviluppati in tutto il mondo.

Per questa decisione, i Chouinard pagheranno 17,5 milioni di tasse.

Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un mucchio di poveri“, ha dichiarato Chouinard al New York Times. “Daremo la massima quantità di denaro alle persone che lavorano attivamente per salvare il pianeta“.

Ogni dollaro guadagnato da Patagonia sarà utilizzato per combattere il cambiamento climatico, supportare le comunità minacciate, tutelare il territorio e la biodiversità: secondo le stime, saranno circa 100 milioni di dollari di profitto annuale.

Come riporta Fortune, il presidente del consiglio di amministrazione di Patagonia, Charles Conn, ha puntualizzato che “il mondo è letteralmente in fiamme“, e le aziende devono iniziare a seguire un modello di capitalismo incentrato sugli obiettivi sociali e ambientali che, non solo “attireranno più investimenti, dipendenti migliori e fedeltà dei clienti“, ma costruiranno un mondo migliore basato sul rispetto dell’ambiente della società.

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