Zakia Khudadadi è salva. L'atleta afghana potrà partecipare alle Paralimpiadi

Zakia Khudadadi, la prima donna afghana alle Paralimpiadi, potrà volare in Giappone. Grazie a un visto australiano potrà lasciare il suoPaese, alle prese con una situazione davvero drammatica.

*** Aggiornamento del 24 agosto 2021 ***

Nella drammaticità della situazione afghana, una buona notizia arriva da Zakia Khudadadi: l’atleta paralimpica bloccata a Kabul è infatti riuscita a scappare dalla città, grazie a un visto concesso dall’Australia a lei e a un altro gruppo di sportivi, fra cui un altro atleta che deve gareggiare alle Paralimpiadi, Hossain Rasouli.

Zakia aveva lanciato un appello alla comunità internazionale il 17 agosto; era riuscita ad arrivare a Kabul dalla provincia di Herat, e doveva prendere l’aereo per il Giappone prima che la situazione precipitasse. Nella giornata di lunedì è arrivata la svolta, grazie al visto concesso dall’Australia. La notizia è stata riportata dal profilo Twitter ufficiale della Federazione italiana di taekwondo, disciplina in cui gareggia l’atleta afghana.

*** Articolo originale del 18 agosto 2021 ***

L‘Afghanistan non gareggerà alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Un sogno infranto quello di Zakia Khudadadi: era destinata a diventare la prima donna del suo Paese a partecipare ai Giochi e invece non è riuscita nemmeno a prendere l’aereo. La squadra composta da due atleti, la combattente ditaekwondo e il lanciatore di disco Hossain Rasouli, non ha potuto lasciare Kabul a causa della conquista della città da parte dei talebani.
La conferma definitiva è arrivata lunedì 16 agosto 2021 quando è stato chiaro che nessuno dei due ha potuto prendere il volo di linea per uscire dal Paese. Il capo della delegazione afghana,Arian Sadiqi, in una dichiarazione rilasciata alla Reuters, dopo aver annunciato  che i due atleti sarebbero dovuti essere a Tokyo martedì, ha aggiunto:

“Sfortunatamente a causa degli attuali sconvolgimenti in corso in Afghanistan, la squadra non ha potuto lasciare Kabul in tempo. Erano davvero eccitati prima di tutto questo. Si allenavano dove potevano, nei parchi e nei giardini. Lei (Zakia, ndr) sarebbe stata la prima giocatrice di taekwondo afghana a prendere parte ai Giochi (…) Era molto felice di potere competere. Zakia sarebbe stato un ottimo modello per il resto delle donne del Paese”

Il futuro dei diritti delle donne in Afghanistan è a , da Kabul e dalle province di tutto il Paese arrivano testimonianze di paura style=”font-e mentre i talebani iniziano a imporre l’uso del burqa è nitida la consapevolezza che vent’anni di cammino verso la conquista dei diritti saranno cancellati senza lasciare traccia. L’atleta 23enne di para-taekwondo ha chiesto aiuto in un videomessaggio da Kabul e inviato sempre alla Reuters;

“Chiedo a tutti voi di poter essere una donna afghana e in quanto rappresentante delle donne afghane vi chiedo di aiutarmi, La mia intenzione è quella di partecipare ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, per favore datemi una mano e aiutami. Esorto tutti voi, donne di tutto il mondo, istituzioni per la protezione delle donne, organizzazioni governative, a non lasciare che i diritti di una cittadina afghana del movimento paralimpico vengano portati via così facilmente”.

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