Maria Francesca (non conosciamo il cognome), 12enne di origini foggiane con sindrome di Down, è stata esclusa dal saggio finale della scuola di danza che frequenta da circa sei anni. Lo denunciano i genitori, Giuseppina e Michele, che hanno appreso la decisione delle insegnanti senza essere stati avvisati.

Nel corso di un’intervista per Foggia Today, la madre della bambina racconta di aver iscritto la figlia al corso di danza sotto consiglio dell’ortopedico, ma l’arrivo del Covid e il lockdown hanno ostacolato le lezioni della giovane ballerina. 

Nei primi anni, a causa della pandemia e della sua salute cagionevole, Maria Francesca è stata costretta a seguire le lezioni a singhiozzo”, spiega la madre che, amareggiata, aggiunge: “L’anno scorso finalmente contavamo in una piena ripresa, ma al suo rientro abbiamo avuto la prima spiacevole sorpresa. Ci hanno detto che era impacciata nei movimenti, non riusciva a seguire, ad andare a tempo e che avrebbe delle difficoltà motorie e relazionali”.

A causa delle difficoltà motorie della ragazza, le maestre l’hanno inserita in un gruppo di allieve più piccole, senza permetterle di frequentare le lezioni con le ballerine della stessa età che da tempo, invece, preparavano il saggio di danza.

Ma a sorprendere (in negativo) ancora di più e come la decisione di respingere la bambina sia giunta ai genitori: durante una chiacchierata con altri familiari delle compagne di corso, Giuseppina e Michele hanno infatti scoperto casualmente la scelta di escluderla dall’esibizione:

Che potevamo fare? Nulla, se non ritirare definitivamente Maria Francesca da quella scuola, infliggendo nostro malgrado alla bambina un altro dolore. Adesso l’amarezza è tanta.

La decisione delle insegnanti è stata presa in totale autonomia, senza il consulto dei genitori: “Non ci ho pensato, lo davo per scontato”, è il commento laconico che Giuseppina e Michele hanno ricevuto quando hanno chiesto perché non sono stati avvertiti in anticipo.

Dopo l’invio di una lettera della madre alla ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, interviene sulla questione anche Rosa Barone, assessore regionale al Welfare che in un post su Facebook commenta la notizia:

L’inclusione non può essere una parola vuota, se alla prima occasione non diamo l’occasione alle tante Maria Francesca di ballare, umiliando così la bimba e la sua famiglia, rinnovando un dolore che fa male”.

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