Una 13enne è riuscita a rivelare per la prima volta di avere subito abusi in più occasioni da parte del nonno mentre stava scrivendo il tema di italiano in classe. Secondo quanto riporta Il Messaggero, lei si sentiva ormai sempre più a disagio e aveva iniziato a dire a genitori di non voler più andare dall’anziano, ma senza parlare apertamente dei motivi.

È stata la scuola a prendersi carico della vicenda e a presentare denuncia alle forze dell’ordine, in modo tale che le indagini coordinate dalla Procura di Viterbo per accertare meglio i fatti potessero partire. Il lavoro degli inquirenti è stato comunque lungo (i fatti risalgono a qualche anno fa), solo giovedì 12 ottobre 2023 l’uomo è stato convocato per dare la sua versione dei fatti durante l’udienza preliminare.

Insegnanti e compagni di scuola avevano avvertito il malessere della bambina, stanca delle carezze intime che era costretta a subire dal nonno, ma non potevano immaginare quale fosse la causa. Nel tema la giovane studentessa ha riferito in maniera esplicita, come non aveva mai fatto prima, cosa accadeva quando lei restava a dormire a casa dell’uomo: lui la accarezzava in modo morboso, nonostante lei avesse detto chiaramente e più volte di non gradire.

L’insegnante di italiano, una volta letto il compito in classe, ha deciso di confrontarsi con alcuni colleghi e con i suoi superiori dell’istituto, che hanno deciso di muoversi in modo tempestivo segnalando il racconto ai carabinieri. Come da prassi in casi del genere, l’adolescente è stata ascoltata in diversi consulti da parte degli psicologi, che stanno aiutando la 13enne a superare il trauma per quanto subito.

Ora sarà compito del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Viterbo stabilire se rinviare a giudizio l’anziano o archiviare il caso in via definitiva.

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