3 morti in un campo che convertiva uomini effeminati in "veri maschi"
Abusi e violenze subite durante un corso per diventare "veri uomini", dove i genitori avevano iscritto i figli gay effeminati. Le vittime accertate per ora sono tre.
Abusi e violenze subite durante un corso per diventare "veri uomini", dove i genitori avevano iscritto i figli gay effeminati. Le vittime accertate per ora sono tre.
È stata necessaria un’altra, stupida, morte per far luce su decessi frettolosamente classificati come naturali. In realtà, tre ragazzi, tutti molto giovani, sono morti a causa di omofobia violenta: Raymond Buys, 15 anni, Eric Calitz, 18 anni, e Nicolaas Van Der Walt, 19 anni.
Raymond è l’ultimo, in ordine cronologico, ad essere stato ucciso perchè il suo orientamento sessuale era “differente”. È arrivato in ospedale con un corpo scheletrico e disidratato. Aveva subito danni cerebrali e il suo braccio era rotto in due punti. Su tutto il corpo ustioni e ferite. Per quattro settimane è rimasto agonizzante in terapia intensiva prima di cedere alla morte.
La tragedia era iniziata 10 settimane prima quando Raymond ha iniziato a frequentare il corso di Alex De Koker, un cinquantenne che dal 2006 organizza l’Echo Wild Game Rangers dove, per 1900 euro, i ragazzi gay effeminati possono essere convertiti in “veri uomini” grazie a metodi militari. In realtà attraverso maltrattamenti e torture.
Ad aggiungere i dettagli drammatici di quel che accadeva in quella mostruosità creata da Koker sono adesso i testimoni chiamati al processo, quelli che sono usciti miracolosamente vivi da quell’incubo.
Gerhard Oostuizen, 19 anni, compagno di tenda di Buys, ha descritto come ogni notte il ragazzo venisse incatenato al letto, gli veniva negato di andare in bagno e fu anche costretto persino a mangiare le proprie feci. Quando le forze mancavano arrivavano le botte con assi, tubi di gomma, bastoni e acqua bollente. Una volta Buys fu legato nudo a una sedia, con la testa avvolta in cuscino e una pistola elettrica che lo fulminava ripetutamente; un’altra volta legato ad un furgone e trascinato per strada.
A mettere i ragazzi nelle mani degli aguzzini le loro stesse famiglie: “Ho mandato mio figlio a questo corso per fare di lui un uomo migliore, per dargli un futuro migliore”.
I genitori si fidavano di De Koker. Quando i loro ragazzi morirono però gli fu detto che erano deceduti per un attacco di cuore. I medici nel caso di Eric trovarono tracce di numerosi sanguinamenti nell’area cerebrale mentre Nicolaas aveva segni di strangolamento con una cintura.
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