6 mesi di congedo di paternità pagati al 80%: le ragioni della scelta di Volvo

La casa automobilistica Volvo sceglie di allungare il congedo di paternità a sei mesi, equiparandolo a quello femminile, per dare modo agli uomini di passare più tempo con i figli e incentivare la presenza di donne manager in azienda.

Mentre in Italia ancora si discute della brevità del congedo di paternità, che di fatto non consente né ai padri di passare abbastanza tempo con i figli, né alle madri di poter dividere con il partner il carico domestico, potendo quindi tornare al lavoro in tranquillità, la casa automobilistica svedese Volvo ha annunciato che garantirà ai propri dipendenti uomini un congedo parentale retribuito di 24 settimane, poco meno di sei mesi, equiparandolo a quello delle donne.

A partire da aprile, quindi, come si legge sul Financial Times, tutti i dipendenti che lavorano con l’azienda da almeno un anno, compresi i lavoratori in fabbrica, potranno godere del congedo di paternità con la paga all’80%. In questa scelta Volvo si allinea ad altre aziende, come Standard Life Aberdeen, che offre nove mesi pagati interamente a entrambi i genitori, e Diageo, che offre 26 settimane di congedo.

Finora il congedo di paternità in Volvo era allineato con quello concesso dai Paesi in cui si svolgeva l’attività produttiva, mentre adesso l’azienda seguirà un proprio orientamento, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la parità di genere, aumentando in questo modo il numero di donne dirigenti.

Non vogliamo che le donne vengano sorpassate quando hanno figli.

Ha spiegato Hakan Samuelsson, amministratore delegato di Volvo; attualmente, un terzo del senior management di Volvo è di sesso femminile, ma l’azienda punta a portarlo al 50%.

A lungo termine, il nostro marchio sarà più forte, perché abbiamo una leadership migliore e diversificata per prendere le decisioni giuste.

Samuelsson ha anche aggiunto:

Non puoi sapere quanto valore avrà questa cosa, ma spesso sono proprio le cose che non puoi misurare direttamente quelle veramente importanti e che devi fare. Costerà milioni di dollari, ma è la cosa giusta da fare e speriamo che altri la seguano.

Volvo aveva già fatto un esperimento in tema di congedi nel 2019, in un programma pilota che ha riguardato il personale di vendita europeo, mediorientale e africano: allora il 46% dei candidati sono stati proprio i padri.

La Svezia, del resto, è all’avanguardia per quanto riguarda i congedi parentali, concedendo 480 giorni a entrambi i genitori, e 90 ai padri; parlando di altri Paesi, in Islanda ad esempio, la coppia si divide equamente i nove mesi del post parto, tre mesi ciascuno, decidendo poi come dividere i restanti 90 giorni. In Giappone sono addirittura trenta le settimane per i neo papà, anche se, secondo le statistiche Unicef, solo uno su venti ne usufruisce veramente. La Spagna ha recentemente alzato l’asticella del congedo di paternità, equiparandolo a quello femminile, sedici settimane.

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