Gli 80 anni di Roberto Vecchioni e il ricordo del figlio morto. "Non l'ho presa come un'ingiustizia"

Il cantante fa un bilancio della sua vita, tra le soddisfazioni raccolte nella sua carriera e i momenti piacevoli provati nella sua vita privata, oltre a parlare del dolore per la scomparsa del suo secondogenito Arrigo.

Oggi, domenica 25 giugno 2023, Roberto Vecchioni festeggia il suo 80esimo compleanno, traguardo che non può che essere importante e che lo porta a fare un bilancio del suo passato, sia per quanto riguarda la carriera sia per la sua vita privata. Almeno per ora lui non sembra avvertire il peso di questo numero, nonostante non siano mancati i momenti difficili da affrontare: “Arrivare a 80 anni è una fatica, ma si è come prima – ha detto in un’intervista al Corriere della SeraQuando la mentre e il cuore sono come quando hai 30 anni, il resto cambia poco. Il giovane ha naturalmente paura della morte. Forse i giovani di oggi no, perché vanno in giro a fare quelle cose orribili, proprio perché hanno perduto le parole”.

Impossibile non pensare al grande dolore che si è trovato ad affrontare recentemente, quando, ad aprile 2023, il figlio Arrigo è morto in seguito a una grave malattia. Il ragazzo era il secondo dei suoi quattro figli, il primo avuto dalla donna con cui è attualmente sposato Daria Colombo, e aveva solo 36 anni: “Lo sento dentro fortissimo, mio figlio, lo sento intensamente, Arrigo, me lo rivedo dentro continuamente – sono state le sue parole – È stata una cesura tra una vita e l’altra, lo è stato ancora di più per mia moglie”.

La sofferenza è stata certamente forte, ma lui sta provando ad andare avanti: “Non l’ho presa come un’ingiustizia – continua -Forse dalla felicità non si impara un ca**o. Si impara solo soffrendo, sperando di tornare alla felicità. È stato il crollo del mondo, dell’universo, ma non di certezze e ideali”.

Questa per Roberto Vecchioni è l’occasione anche per ricordare i bei momenti che ha avuto modo di vivere: “Il primo è il grande amore per mia moglie. L’averla vista, incontrata. Quell’istante conteneva tutto quello che sarebbe stato dopo. Da quei trentasette anni che avevo, ha riempito la mia vita. Fino ad oggi. Chiamerei quel ragazzo di trentasette anni e gli direi: ‘Guarda quella ragazza, falla voltare, parlale. Lei ti cambierà la vita. Il secondo momento meraviglioso è aver capito, finalmente, la possibilità che esista Dio. Non l’avevo capita né quando ero sulle barricate all’università, né dopo, per tutto il tempo che ho vissuto. Non vedevo” – ha concluso.

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