Luchè, rapper napoletano 43enne atteso per la serata dei duetti a Sanremo, si è raccontato a cuore aperto con Luca Casadei, nella nuova puntata del podcast One More Time.

In attesa di salire sul palco di Sanremo al fianco di Geolier durante la serata dei duetti, Luchè ha ricordato l’infanzia e l’adolescenza, passate nei quartieri difficili della periferia di Napoli. “A 9 anni ho visto il primo omicidio”, ha raccontato il rapper Luchè, all’anagrafe Luca Imprudente. “Ricordo benissimo che non provai nulla, neanche paura”.

Il rapper ha raccontato che viveva con la sua famiglia in un palazzo molto grande e che quel giorno i suoi amici sono andati a bussare alla sua porta per dirgli di scendere, perché era successo qualcosa al bar sotto casa. “Quando arrivai c’era una folla enorme e una lunga striscia di sangue che arrivava dal bancone al marciapiede”, ha dichiarato l’artista, aggiungendo che a 19 anni è stato lui stesso protagonista di un avvenimento molto pericoloso.

Un ragazzo caricò la pistola e me la puntò alla testa, ma non sparò”, ha detto, aggiungendo che i due avevano litigato per una cosa futile, e che l’altro era andato via per poi tornare con l’arma carica.

Luchè ha ricordato che l’altro gli aveva tagliato la strada mentre erano in auto, costringendolo a fermarsi, per poi scendere e spaccare il finestrino della macchina del rapper per puntargli contro la pistola carica, senza però sparare. “Da lì sono diventato più cattivo”, ha ammesso il rapper, spiegando che dopo quell’incontro lui e i suoi amici sono andati a cercare il ragazzo, ma fortunatamente la cosa è finita senza danni.

Gli episodi di violenza a cui Luchè ha assistito sono stati poi trascritti nei suoi testi, in cui ricorda la sua adolescenza in quei constesti molto difficili.

Un episodio, in particolare, ha fatto nascere in lui il bisogno di raccontare queste realtà tramite la musica. “Sentii degli spari, al centro del quartiere: vidi un motorino che correva contromano e un ragazzo piangere”, ha raccontato il rapper. “Iniziammo a correre, c’erano un centinaio di teenager intorno alla persona in terra: lì nacque la mia urgenza di raccontare queste cose nel rap”.

All’inizio degli anni duemila la musica di Luchè lo ha reso popolare insieme al collega Ntò e poi con il gruppo Co’ Sang, da cui si è allontanato nel 2012. Poi, nel 2016, grazie alla canzone ‘O primmo ammore inserita in un episodio di Gomorra il rapper è tornato sotto ai riflettori, fino agli ultimi anni, costellati di successi grazie ai suoi due dischi più recenti.

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