Alberto Genovese e il caso della moglie praticante presso l’avvocato che lo assiste

La moglie dell’imprenditore, in carcere per violenza sessuale, da aprile 2023 fa pratica nello studio dell’avvocato che assiste il marito: in questo modo, non deve aspettare i colloqui per andarlo a trovare.

La moglie di Alberto Genovese, imprenditore condannato a sei anni e 11 mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti di due donne, è praticante presso l’avvocato che lo assiste.

A riportarlo è il quotidiano La Repubblica, secondo cui la donna, della quale non si conosce il nome, risulterebbe iscritta al registro dei praticanti avvocati dal mese di aprile 2023. A 47 anni e due lauree, infatti, la moglie dell’imprenditore ha lasciato il suo precedente lavoro, nel settore fiscale, per intraprendere questa nuova strada.

In questo modo, in base al regolamento del carcere di Bollate dove Genovese è detenuto, l’accesso agli incontri con il marito le sarebbe garantitodal lunedì al venerdì dalle ore 08:30 alle ore 14:00 e sabato dalle ore 08:30 alle ore 13:00”, mentre il colloquio può essere fissato “con prenotazione che deve avvenire tramite telefonata al numero del centralino, da effettuarsi nella stessa giornata in cui si intende effettuare la visita”, come si legge sul sito del carcere.

Questo contro le 6 ore di colloquio al mese, con prenotazione tramite calendarizzazione, normalmente consentite ai detenuti. “La pratica la fa davvero”, ha detto il legale dell’uomo, l’avvocato Davide Luigi Ferrari, a Repubblica. “Non nascondo che in carcere è venuta diverse volte con me a trovare Alberto”. E continua:

Come praticante non può andare da sola o con altri legali che non sia io. Abbiamo parlato con Alberto di come va l’inchiesta, soprattutto lo aggiorniamo di quello che succede, c’era il filone dell’esecuzione da reimpostare, poi il prossimo rinvio a giudizio. Poi in studio fa ovviamente anche altro.

I due erano convolati a nozze nel dicembre 2022, mentre l’imprenditore si trovava in una comunità di recupero. Precedentemente Alberto Genovese era legato a Sarah Borruso, anche lei condannata a due anni e mezzo per le violenze di Terrazza Sentimento, ma non aveva mai interrotto i contatti con la sua attuale moglie, che conosceva da diversi anni.

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