L’ex pattinatrice Alexandra Paul, che aveva partecipato alle Olimpiadi di Sochi del 2014, è venuta a mancare martedì 22 agosto in un incidente stradale.

La giovane si trovava nel proprio veicolo, fermo in una zona di costruzione a Melancthon, nell’Ontario del sud, quando un camion si è scontrato contro la sua auto. Insieme a lei nella vettura si trovava anche il figlio Charles, di un anno, che ha riportato delle ferite non gravi. La sportiva, invece, ha perso la vita.

A darne notizia al grande pubblico è stata la lega sportiva canadese Skate Canada: “È con il cuore pesante che Skate Canada annuncia la perdita improvvisa di un caro membro della nostra comunità, Alexandra Paul. (…) Lei era non solo un’atleta realizzata ma anche un vero modello per gli aspiranti pattinatori, dimostrando valori di resilienza, perseveranza e condotta sportiva. I nostri pensieri sono con la famiglia e gli amici di Alexandra, e tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla”, scrivono su Instagram.

Dopo la medaglia d’argento ai Mondiali Juniores del 2010, Paul aveva vinto numerose medaglie internazionali e tre canadesi. Aveva poi partecipato alle Olimpiadi di Sochi del 2014 con il suo partner Mitchel Islam, con cui aveva poi intrapreso una relazione. Nel 2016, la decisione di ritirarsi, dopo aver subito un infortunio.

In quell’anno Paul aveva deciso di riprendere a studiare, per diventare avvocato, avviando poi la sua carriera nel 2021 presso la Barriston Law, mentre Islam aveva continuato la sua carriera nel pattinaggio come allenatore. Nel settembre di quell’anno i due avevano anche deciso di convolare a nozze, e l’anno successivo era nato il loro primo figlio Charles.

In seguito alla morte della moglie, Mitchell Islam ha avviato una raccolta fondi da destinare alla crescita del piccolo, grazie alla quale ha raccolto sinora oltre 150mila dollari.

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